Fine della democrazia cristiana. Suicidio o complotto?

L'ultimo saggio di D'Amelio, ha il pregio di esaminare in maniera lucida le tappe fondamentali del processo di disgregazione della Democrazia cristiana. Eventi che egli visse in prima persona in quanto parlamentare da lungo corso e soprattutto membro degli ultimi governi presieduti da Andreotti. La domanda alla quale l'autore (narrando le contrapposizioni delle correnti che da tempo non animavano più il dibattito all'interno della DC ma lo laceravano) risponde è stata per lungo tempo analizzata sia nei dibattiti televisivi che su innumerevoli saggi pubblicati negli ultimi dieci anni: la Democrazia cristiana concluse la sua esperienza per colpa di Tangentopoli che si accanì sui dirigenti nazionali del partito e sugli esponenti di spicco di tutte le regioni o programmò lentamente il suo suicidio attraverso inutili conflitti tra i suoi leader, mancanza di risposte adeguate agli eventi politici e sociali che allora accadevano e immobilismo difronte ad una Italia che cambiava? Lo svolgimento della discussione è affascinante e non deluderà certamente i lettori appassionati al tema, certo resta il rammarico di quanti militarono nelle file del più grande partito italiano del Dopoguerra per aver bruciato una delle esperienze più significative della nostra democrazia.