Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Fine al tormento. Ricordando Ezra Pound. Con lettere a H. D. e «Il libro di Hilda» di Ezra Pound - H.D. - copertina
Fine al tormento. Ricordando Ezra Pound. Con lettere a H. D. e «Il libro di Hilda» di Ezra Pound - H.D. - copertina
-50%
Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 4 liste dei desideri
Fine al tormento. Ricordando Ezra Pound. Con lettere a H. D. e «Il libro di Hilda» di Ezra Pound
Disponibilità immediata
10,00 €
-50% 20,00 €
10,00 € 20,00 € -50%
Disp. immediata
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
10,00 € Spedizione gratuita
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Carù Libreria Dischi
15,00 € + 6,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
10,00 € Spedizione gratuita
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Carù Libreria Dischi
15,00 € + 6,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Chiudi

Tutti i formati ed edizioni

Chiudi
Fine al tormento. Ricordando Ezra Pound. Con lettere a H. D. e «Il libro di Hilda» di Ezra Pound - H.D. - copertina

Descrizione


"Fine al tormento" è un memoriale in forma di diario tenuto da H.D. (nome d'arte di Hilda Doolittle) nella primavera del 1958 e pubblicato solo vent'anni dopo in forma censurata. H.D. compie in queste pagine un affascinante viaggio nel passato, alla ricerca del suo rapporto con Ezra Pound, coetaneo, compagno di studi, amico del cuore e infine mentore letterario. Il viaggio avviene sotto la guida di un amico psichiatra e i flashback vivacissimi si alternano alle notizie del presente. Pound, che proprio in quei mesi termina la sua detenzione in un ospedale psichiatrico americano, legge queste pagine e ne resta commosso; scrive a H.D. alcune lettere in cui abbozza un'apologia della sua vita pubblica e privata. Ma ciò che prevale è l'affetto. "Fine al tormento" -qui presentato nel suo testo integrale e ora corredato dalle estrose e affettuose poesie che Pound raccolse nel "Libro di Hilda" (1907) - è il testamento di due vite affascinanti e di due tra le maggiori personalità creative del Novecento non solo americano.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2013
4 settembre 2013
253 p., Brossura
9788877686404

Valutazioni e recensioni

3,5/5
Recensioni: 4/5
(2)
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(1)
4
(0)
3
(0)
2
(1)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

alberto pierobon
Recensioni: 2/5

Hilda Doolittle poetessa, amica di gioventù di E.P. negli appunti personali che scrive e nella corrispondenza. La semplicità è bellissima a confronto di tanta confusione dice un amico all’A. sul memoriale o rammemorare. Ricordare Ezra è il non facile ricordare suo padre (nell’intelligenza fredda, fiammeggiante, ecc.), pur nascondendosi a sé stessi, anche grazie ai nuovi talismani che H.D. trova nella scrittura. C’è un po’ di psicoanalisi, ma anche suggestioni culturali (ad es. si apprende che E.P. e C.Jung erano i principali sostenitori del lavoro di Frobenius sulle culture primitive), diangosi su vicende (es. campo pisano) sterilizzate in formule algebriche (ideologia-fascista-trasmessa-per-onde-corte-all’America+poeta=Senilität) tra intimo e dei microcosmi di vita, momenti infuocati intrattenibili nella loro perfezione (che si vive anche nei racconti, nel raccontare) mai congelati nella crisi di una epoca e di un Pound che naviga verso una irraggiungibile Itaca. Belle le foto.

Leggi di più Leggi di meno
Peppe LaBels
Recensioni: 5/5

Intenso

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

3,5/5
Recensioni: 4/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(1)
4
(0)
3
(0)
2
(1)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Voce della critica

  Küsnacht: il potere evocativo racchiuso nei toponimi è condensato nel nome della piccola città svizzera che apre il diario di H.D. La poetessa americana Hilda Doolittle (1886-1961) vi soggiornò dal 1953 al 1961 in una clinica psichiatrica, dove, come scrive Massimo Bacigalupo nella sua introduzione, la scrittrice stava cercando di "curarsi il corpo e l'anima". AKüsnacht associamo i nomi di Thomas Mann, che lì visse con la sua famiglia dal 1933 al 1938, della scrittrice Annemarie Schwarzenbach, dello psicanalista Carl Gustav Jung e della sua clinica dove nel 1934 tentò invano di curare Lucia Joyce, la figlia schizofrenica dell'autore di Finnegans Wake, e ora anche di Hilda Doolittle, la bellissima ex fidanzata di Ezra Pound. Küsnacht, da vero toponimo poetico si presta però anche ad altre allusioni: cosa altro è se non un "bacio notturno"? E cosa altro è il diario che Hilda Doolittle tenne nella primavera del 1958, sollecitata dalle notizie di una possibile dimissione di Ezra Pound dal manicomio criminale di St. Elizabeth a Washington D.C., se non un continuo riandare a ricordi del suo amore giovanile per il suo coetaneo, compagno di studi, amico del cuore e infine mentore letterario? "Primi baci? Nei boschi, d'inverno… cosa mi aspettavo? Non questo. Elettrici, magnetici, non tanto riscaldano quanto magnetizzano, vitalizzano. Non c'è bisogno che torniamo mai indietro. Coricarci sotto gli alberi. Morire qui". Questa nuova edizione di Fine al tormento è arricchita da materiali interessanti quali l'articolo di David Rattray del 1957 per "The Nation" in cui descrive un weekend passato con Ezra Pound nell'ospedale psichiatrico dove il poeta fu detenuto per dodici anni, ma soprattutto le ironiche e affettuose lettere di Pound in risposta al memoriale di H.D. e infine la bella raccolta di poesie giovanili che l'autore dei Cantos aveva scritto nel 1907 per l'amica di sempre con il titolo Il libro di Hilda, miracolosamente scampata alle bombe della seconda guerra mondiale. Un libro talmente ricco di rimandi ai tanti protagonisti di quel mondo letterario da rendere indispensabile il notevole apparato di note curato da Bacigalupo, che è anche l'autore della traduzione dei testi. Di H.D., che deve il suo nome d'arte proprio a quel grande burattinaio del modernismo che fu Ezra Pound, in Italia sono stati pubblicati in passato il suo racconto dell'analisi intrapresa con Sigmund Freud, I segni sul muro, e la sua raccolta poetica Trilogia. Affascinante e sensibilissima, H.D. fu amata da donne e uomini, e condivise gran parte della sua vita con la scrittrice Bryher. Aveva seguito Ezra Pound a Londra nel 1911 e con lui aveva tenuto a battesimo l'imagismo, che cambiò il corso della poesia di lingua inglese. Tra il 1916 e il 1917 lavorò nella redazione della rivista "The Egoist", visse tra Londra, Parigi e la Svizzera. Fu tra i membri della comunità di espatriati americani che Gertrud Stein definì lost generation, e che rimasero tutti, in un modo o nell'altro, shell shocked dalle due guerre mondiali. Il pensiero poetico che traspare nel pregevole diario di H.D., la struttura ripetitiva e circolare del suo discorso ci rimandano l'eco di una voce traumatizzata che riscopre nel suo amore giovanile il riferimento principale della sua vita.   Elisabetta d'Erme    

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi