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Libro interessante sul tema del totalitarismo presente in quel periodo in Alabania
Dei vari romanzi che ho letto (L’Aquila, La Piramide) questo è il più povero, mal articolato e mal strutturato. Non si ha progressione del racconto, che è stagnante e si snoda solo nella mente del romanziere. Tutto si consuma nella grande parata del primo maggio, sotto un regime comunista ormai obsoleto (siamo negli anni ottanta) e sempre più oppressivo. La condanna di tale regime è più che giusta, e questo forse è il solo punto di forza del racconto. Purtroppo i personaggi non hanno spessore, a cominciare dalla (presunta) fidanzata Suzana, di cui lui sembra essere innamorato (ma lo è veramente?) e la cui unica descrizione è il fatto di avergli donato la verginità sul sofà di casa. Un po’ poco per impazzire per questo presunto amore e per paragonare l’abbandono di Suzana al sacrificio di Ifigenia da parte di Agamennone. Il paragone del sacrificio proprio non ha senso: se anche Suzana fosse stata costretta ad abbandonarlo per ragioni politiche, non è certo stata immolata, forse pure a lei andava bene così. Che dire allora dei matrimoni forzati e combinati che per decenni hanno vessato le povere ragazze indiane, descritti in un numero spropositato di romanzi? E anche il clima di terrore e delazione vissuto in Albania sotto il comunismo non è una novità: molto peggiore era la situazione dei poveri russi sotto il regime di Stalin, dove il terrore regnava sovrano, i Gulag spalancavano le fauci a inghiottire milioni di persone e la delazione era praticata perfino dai bimbi nei confronti dei propri genitori! E almeno ci voleva il coraggio di menzionare il piccolo e maligno dittatore, Enver Hoxha, il cui nome non viene mai menzionato nei suoi romanzi, quale fosse una divinità, ancorché malvagia. Quando Charlie Chaplin girò il Grande Dittatore, Hitler era ben riconoscibile e ampiamente menzionato e sbeffeggiato!
Scritto molto bene.Per uno come me ,che ha vissuto ogni momento di quella dittatura ,mi fa tornare in mente tante ingustizie e sofferenze ,e mi fa vennire i brividi ancora oggi.Complimenti anche all' editore per il coraggio,ad aver appoggiatto un romanzo che sicuramente interessa a una piccola parte di lettori.
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