La figlia del Reich

Edito recentemente da Sonzogno, “La figlia del Reich” è un avvincente romanzo storico che descrive il periodo più buio della Germania: l’ascesa del nazismo. Ambientata nella città sassone di Lipsia, la narrazione ci fa conoscere Herta Heinrich, figlia di un importante funzionario delle SS e fedele sostenitrice del Führer, ella infatti ritiene Hitler un Dio in grado di salvare la nazione e il suo popolo dalla povertà e dalla contaminazione ebrea. La giovane protagonista crede ciecamente nella superiorità ariana, tanto da approvare la legge per la protezione del sangue e dell’onore tedesco, la norma è infatti un ulteriore tentativo per evitare l’avvelenamento del sangue per colpa del batterio ebraico. Pur essendo certa dell’ideologia nazista, Herta comincia a porsi qualche interrogativo e a dubitare del programma politico del partito nazionalsocialista. A mettere tutto in discussione e a gettare nuova luce sugli avvenimenti politici c’è Walter, ex migliore amico di Karl e giovane ebreo gentile e premuroso. Tra Walter e Herta cresce piano piano un’amicizia e un’intimità che li porta ad innamorarsi e ad agognare un futuro insieme, lontano dalla madrepatria. Il crescente odio verso gli ebrei e l’inasprimento delle leggi razziali ostacolano però il loro rapporto e i loro sogni di una vita condivisa. Tra incontri clandestini, scelte difficili e atroci verità, la giovane coppia lotterà contro l’intolleranza, l’ingiustizia, la violenza crescente e la ferocia devastatrice del nazismo. Con uno stile scorrevole e incisivo, Louise Fein ci regala un romanzo potente e coinvolgente dove il lettor* potrà apprezzare l’evoluzione e la crescita personale di un’adolescente coraggiosa e intrepida.

Sono diversi i libri letti che hanno come tema il nazismo, i campi di concentramento e l'olocausto. Il timore, nell'avvicinarmi a questa lettura, era di trovarmi dinanzi a una storia d'amore che sminuisse la tragicità della storia. Il timore è stato spazzato via sin dalle prime battute assaporando subito i connotati di un romanzo storico. E' un romanzo che trabocca di desiderio. Il desiderio di cambiare la Storia.

Un libro che parte lentamente, narrando inizialmente la storia di una famiglia tedesca a partire dal 1934, nel bel mezzo dell’ascesa del potere nazista. Le vicende della famiglia, ed in particolare della piccola e poi giovane Hetty, protagonista ed io narrante, si faranno però via via sempre più complesse con in sfondo le ragioni del Reich e quelle che potremmo definire le ragioni dell’umano che si accorge di tutto quello che si nasconde dietro la retorica di Hitler: a queste ultime darà voce Walter, un ragazzo ebreo, un tempo amico del fratello di Hetty, e poi amico ed infine qualcosa di più della ragazza. Una storia ricca di particolari e di personaggi descritti perfettamente nei propri eroismi e meschinità, tra i quali spicca anche la città di Lipsia che osserva sullo sfondo i drammi dei suoi figli, divisi dagli ideali e dalla razza, ma tutti figli suoi. Libro ricco di colpi di scena nel quale ad un certo punto le vicende sembrano precipitare, ed il lettore con esse, verso un finale che non ti aspetti. Da leggere per riflettere anche su quanto sia facile imboccare la strada dell’ideologia quando essa sia lastricata di apparenti buone intenzioni…