I figli del vampiro

Entusiasta del primo libro, mi sono fiondata subito nella lettura di questo seguito. Non mi definirei delusa, ma trovo che sia stata gestita davvero male la gestazione della saga: questo secondo volume è un volume intermedio, di transizione, che mira solo a preparare il capitolo conclusivo e lo si nota moltissimo. Gli accadimenti non mancano, ma non portano avanti la trama principale quasi di nulla, non si aggiunge molto alla storia e, alla fine della lettura, la situazione è più o meno invariata rispetto alla fine del primo. Vendiamo infatti l'addestramento di Abraham (tra l'altro poco chiaro e a tinte oniriche) e, a meno di un singolo evento, questo volume poteva essere evitabile. Ecco: la saga probabilmente sarebbe stata migliore se si fosse gestita con una duologia piuttosto che come una trilogia, con la produzione, cioè, di un volume di mezzo dalla mera finalità riempitiva! Personale dispiacere ho avuto nel vedere Vlad comparire quasi per nulla. Benché non mi sia dispiaciuto leggerlo, spero di trovare nel terzo le emozioni che ho provato con il primo. Spero che tale lettura sia stata preludio di qualcosa di decisamente migliore...