Fiamme di libertà

Romanzo storico ambientato nei foschi anni della rivoluzione francese, dalle prime preoccupanti avvisaglie del 1787 agli anni terribili del Terrore giacobino per giungere al 1796 anno di nascita del Direttorio e dell’avvento del nuovo padrone Napoleone Bonaparte. Le vicende della rivoluzione si dipanano sotto gli occhi di osservatori e comprimari che, loro malgrado, si trovano a dover fare i conti con il cambiamento repentino e continuo di regime e governo. I nostri tre protagonisti di fantasia sono un nobile, Auguste conte di Artois, membro prima dell’assemblea legislativa poi della Convenzione, invischiato anche negli oscuri movimenti della Loggia Massonica più influente di Francia, impegnato a barcamenarsi nell’arduo tentativo di salvare la testa e proteggere la nazione; un borghese di Grenoble, Philippe Auteil, trasferito a Parigi contro la sua volontà, indirizzato da altri verso la Guardia Nazionale e poi passato nel nuovo esercito francese, diviso tra l’amore per la moglie e la voglia di rendersi utile alla patria; ed infine un plebeo, Etienne, valletto alla corte di Luigi XVI, soldato per un breve periodo della sua esistenza, per caso fortuito scopritore della fuga del sovrano e, per questo motivo, inneggiato ed osannato capo dei Sanculotti sacrificherà tutta la sua esistenza alla ricerca di quella libertà promessa e agognata. Tutti e tre avranno modo nelle loro vicissitudini di scontrarsi ed incontrarsi con personaggi storici reali legando indissolubilmente la loro vita e le loro vicende a quella di storici protagonisti della Rivoluzione Francese come Robespierre, Saint-Just, Marat o Danton, per citarne solo alcuni. Ogni capitolo, infatti, si apre con un luogo ed una data ben precisa, permettendoci di aver un filo conduttore in vicende che proseguono per circa dieci anni, avendo, ognuno di essi, solo un protagonista tra i tre sopraelencati. Anche se, forse, a dirla tutta, i protagonisti indiscussi dell’intero romanzo sono da ricercare più in guerra, amore, eros e thanatos. La voglia di raggiungere la libertà ed il tentativo di creare una nazione realmente egualitaria sono il liet motiv di tutta la vicenda, ma gli egoismi ed i giochi di classe impediranno il raggiungimento dell’obiettivo e la realizzazione del sogno tanto sperato, provocando i massacri e gli omicidi che noi tutti conosciamo. Negli intermezzi, invece, quasi come se si volesse fare un punto della situazione ed un po’ anche per sdrammatizzare la cruda vicenda storica, abbiamo modo di seguire o gli oscuri maneggi della Massoneria e dei suoi tirapiedi, oppure le vicende dei sovrani di Prussia e di Austria che saranno i primi avversari della neonata Repubblica francese.