Fiamma azzurra

Ho sempre avuto uno scarso interesse per l'argomento carcere: pensavo che riguardasse solo coloro che vivono storie di profondo degrado e drammi personali come la detenzione. Questo libro, invece, ci insegna che "l'universo carcere" ospita una molteplicità di individui, alcuni dei quali, gli agenti di custodia, condividono gli stessi spazi con i detenuti senza però aver commesso reati. Il libro è autobiografico e racconta le esperienze giovanili di uno studente universitario che, dopo aver perso i genitori, accetta suo malgrado il lavoro di agente di custodia per fronteggiare le esigenze economiche più immediate. Fin dalle prime settimane il protagonista si avvicina al suo lavoro con l'impegno e la serietà del ragazzo perbene ma soprattutto con la curiosità intellettuale di chi vuole conoscere, capire ed esplorare il mondo difficile e drammatico del carcere. A mio avviso, la sensibilità, il garbo e l'onestà intellettuale sono i segreti di questo diario, che non specula sui drammi personali ma affronta le tematiche con lucidità e realismo. Scorrevole, ben scritto e a tratti divertente; adatto a tutte le età ma soprattutto formativo per i giovani. Lo consiglio decisamente.