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Favole mondane e frammenti fantastici - Gabriele D'Annunzio - copertina
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Favole mondane e frammenti fantastici - Gabriele D'Annunzio - copertina
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Descrizione


Fra le sorprese che le collaborazioni giornalistiche del giovane Gabriele d'Annunzio riservano al lettore, vi sono alcune inattese incursioni nei territori del fantastico. Si tratta di un fantastico non certo "d'habitude", bensì eccezionale, di "momenti" che segnano un'esperienza episodica - ma non per questo poco significativa - all'interno dell'opera dello scrittore, sia quando inventa caustiche "favole mondane" come Origine degli zolfanelli o Autobiografia di una sigaretta (in cui sembra quasi voler fare ironicamente il verso ad Andersen), sia quando si abbandona alla verosimiglianza del meraviglioso attingendo alle leggende dell'Abruzzo magico-arcaico (Santi e madonne in terra) o lasciandosi andare a una sorta di sensuale, panica rêverie (Ad altare dei, La sirena), approdando a lussureggianti sfrenatezze che hanno un allucinato, acre retrogusto scapigliato. Ma la suggestione fantastica si annida anche nelle immagini evocate dallo "scherzo galante" Sancta Kabbala oppure in alcune "fantasie" come La profezia o, bellissima fra tutte, I crisantemi, pallidi fiori dei morti che fanno morire chi li coglie
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Dettagli

2013
78 p., Brossura
9788895381589

Conosci l'autore

Gabriele D'Annunzio

1863, Pescara

Debuttò giovanissimo con la raccolta di versi Primo vere (1879), cui seguì nel 1882 Canto novo, nel quale è evidente l’imitazione di Carducci temperata da una già personale vena sensuale e naturalistica. A Roma, dove iniziò (ma non concluse) gli studi alla facoltà di lettere, D’Annunzio visse all’insegna della mondanità e dell’estetismo, sempre alla ricerca di nuove sensazioni in nome di un compiaciuto erotismo al quale sarebbe rimasto fedele sino alla fine con ossessive varianti. Dal decadentismo europeo assimilava, intanto, ideali di sensibilità e di raffinatezza e il gusto del tecnicismo formale: nacquero così, accanto ad alcune raccolte di versi, romanzi come Il piacere (1889), Giovanni Episcopo (1891)...

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