Facile preda

Il primo, romantico incontro con la casa editrice Mattioli1885. E anche il primo romanzo di MacDonald. Un po' Dostoevskij, un po' Cronenberg, un po' Kubrick... Proseguite voi.

Jerry Jamison é un giovane uomo che é gia annoiato del suo matrimonio senza senso, del suo lavoro avvilente e della sua vita monotona. In un pomeriggio qualsiasi, arriva inaspettatamente, la visita di un vecchio compagno dell'esercito, Vince Biskay. Vince é ormai diventato un tipo piuttosto losco in America Latina e ha da proporre a Jerry, uomo di cui si fida cecamente, un affare, anch'esso piuttosto losco. Jerry, all'inizio riluttante, accetta. Ovviamente avrete capito che l'affare si concluderà in una scia di sangue e morte tra furti milionari, fughe con polizia e brutti ceffi alle calcagna ed infine omicidi con tanto di seppellimento dei corpi! Letto in soli due giorni. Per chi sta cercando una storia breve, ma tosta e ricca di emozioni, adrenalinica!

"Si fa un gran parlare delle domande trabocchetto. Questa non era una domanda trabocchetto, ma una situazione trabocchetto." MacDonald é essenziale, coinciso, lapidario. Non si perde in descrizioni o abbellimenti di sorta. Descrive la parabola discendente del suo protagonista senza fronzoli. Tutto ciò fa in modo che prima la noia e la delusione e poi l'ansia, l'agitazione, la paura e l'adrenalina di Jerry arrivino dirette come un pugno nello stomaco del lettore.