Facebook in the rain

Una donna, non più giovanissima, perde prematuramente il marito e all’improvviso un vuoto enorme prende il posto nella sua vita. In un piccolo paese del centro Italia, addossato agli Appennini, Evandra Martella si ritrova triste e sola alla soglia dei cinquant’anni.
In poco tempo capisce che l’unico modo per sopravvivere ad un’esistenza sempre uguale a se stessa è andare ogni giorno al cimitero e restarci per tutto il tempo, finché non diventa sera e i becchini non la invitano ad uscire. Trascorre in questo modo la sua vita nei primi anni da vedova: a parlare alla lapide del marito e a scambiare chiacchiere con le altre vedove che incontra lì.
Si innesca così una rete di solidarietà tra donne che condividono lo stesso dolore e la stessa solitudine. Si scambiano consigli sulla vita quotidiana e discutono su quale sia il supermercato più economico, stringendo nel tempo un’amicizia sempre più forte che però resta relegata a quel contesto. Non si vedono mai fuori dal cimitero, non si scambiano numeri di telefono e soprattutto non vanno mai a fare la spesa insieme. Ma a Evandra piace così, la aiuta a sentirsi un po’ meno sola dal momento che la sua unica figlia, studentessa a Roma, si fa sentire sempre di meno.
Ma un giorno accade l’irreparabile, il primo dei tanti giorni che seguiranno: arriva l’autunno e con lui le piogge lunghe ed incessanti che non permettono di uscire da casa. La vedova Martella è disperata, non sa come riempire quei momenti, ma la soluzione gliela offre la sua amica di sempre Rosalena, una donna bella e single, vivace e piena di vita. L’amica le fa conoscere un mondo magico e misterioso: quello di Facebook.
In poco tempo, Evandra scopre le infinite possibilità di esistere che un social network può restituire ai pomeriggi di una giovane vedova piena di curiosità e forza d’animo. Non ha idea di cosa si tratti, ma nel momento in cui impara ad utilizzare il computer e soprattutto Facebook, ecco che la sua vita cambia completamente. Si ritrova piena di amici, di persone con le quali parlare e decide persino di incontrarne alcune, perché come dice Evandra «la vita vale solo se ci si incontra. E t’incontri se ti guardi negli occhi». In realtà presto, a sue spese, capisce che deve limitarsi al virtuale perché nella rete si è più sicuri e così, grazie ad uno strano marchingegno che fa piovere solo in casa sua, se ne resta lì tutto il giorno.
L’autrice, con uno stile lineare ed ironico, racconta la storia di una solitudine e di un disagio che si cerca di superare attraverso l’etere. Con delicatezza narra la rinascita di una donna che affida la sua nuova vita al mondo virtuale e di cui, ben presto, diventa totalmente dipendente fino ad arrivare ad un finale inaspettato. Paola Mastrocola delinea una moderna favola d'amore, ambientata in un'epoca, la nostra, dove il virtuale si confonde con il reale e dove non è sempre facile distinguere tra i due mondi. Ci fa riflettere su un tema delicato ed attualissimo: la tendenza sempre più forte di affidare la nostra quotidianità ad internet.