Evelina

Romanzo d'altri tempi,che,seppur datato,risulta piacevole da leggere.Una nota stonata è rappresentata da personaggi grotteschi e sopra le righe come Madame Duval e il capitano Mirvan.Anche nel 1700,a leggere il romanzo,le donne erano continuamente insidiate, se non erano nobili e ricche.

Anche Jane Austen leggeva questa autrice. Ammetto di essermi incuriosita per questo(la Austen è la mia scrittrice preferita)e sono rimasta piacevolmente colpita: il romanzo è molto carino, delicato, assolutamente non noioso.

Evelina, la protagonista di questa storia, e' figlia, non riconosciuta, di Lord Belmont. Viene cresciuta dal Rev. Villars e a 17 anni viene introdotta nella "season" londinese e con tanta ansia e insicurezza affronta l'esperienza della vita mondana e dell'amore. L'autrice e' stata considerata una delle "madri" del romanzo e leggendo questo racconto mi sono venuti in mente i libri della Austen, anche se le ambientazioni sono totalmente diverse: tranquilli paesi di campagna e famiglie per la Austen, Londra e il bel mondo per la Burney. La storia e' un insieme di lettere scritte dalla protagonista e mi e' sembrata una fiaba sentimentale. Inizialmente ho provato una sorte di fastidio per il carattere di Evelina, insicura, ansiosa, poi quando finalmente riesce ad avere una sua individualita' e a fare le sue scelte autonomamente finisce col rifiugiarsi nella gabbia dell'amore arrendedosi incondizionatamente all'uomo che sara' il suo promesso sposo.