Euterpe

Antony Hopkins in "Viaggio in Inghilterra" affermava che la felicità di oggi può diventare il dolore di domani, ma è vero anche il contrario, ed ancora Monod parla di caso e necessità che dall'ambito evolutivo scientifico si può estendere a tutto il vissuto umano, e poi i toni, le ottave musicali di "Incontri ravvicinati del terzo tipo". Il Romanzo di Simona Lazzaro richiama alla memoria, fa " sentire" il dolore, la felicità,la non necessaria casualità degli incontri, il potere consolatorio della musica, linguaggio delle anime ma anche degli spazi siderali, dell'infinito; tutto ciò può suscitare il racconto, senza imporlo come tesi fredda e predefinita, bensì come stimolo all'anima del lettore invitandolo delicatamente a guardarsi dentro,pratica desueta in un mondo cinico e materialista. La giovane età della scrittrice ci induce a guardare con ottimismo al futuro, al suo futuro letterario e non solo, al suo futuro di essere umano dotato di sensibilità e conoscenza elementi indispensabili per la costruzione di una società più attenta ai valori umani. Lo scorrere del romanzo mai banale e ripetitivo stimola la ragione ed il sentimento e questo e' un grande merito di Simona Lazzaro che non solo conosce ma sente ciò che scrive e cerca di trasmetterlo al lettore con delicatezza e convinzione, dote assolutamente naturale. Aspettiamo Simona ad ulteriori prove con il massimo dell'attenzione e della fiducia.