Eugenio di Savoia. Il condottiero, lo statista, l'uomo

Agli italiani i Savoia non piacciono per niente. Pesano ovviamente la fuga di Vittorio Emanuele III del 1943, le interviste sgangherate di Vittorio Emanuele, il delitto dell'isola di Cavallo, la misera carriera politica di Emanuele Filiberto con i centristi e molto altro. Pero' se andiamo indietro nel tempo si scorgono anche in quella dinastia dei personaggi di grande valore. Il migliore di tutti e' stato Eugenio, di madre italiana ma cultura francese, che non trovo' spazio in quella corte e servi' per quasi tutta la vita al servizio degli Asburgo. Si costrui' da zero una carriera militare straordinaria e divenne acutissimo esperto di politica estera, tant'e' che occupo' posizioni apicali nell'amministrazione. Il suo capolavoro fu sconfiggere gli ottomani, e in piu' riprese: Maometto IV prima e Mustafa II poi presero da lui mazzate in quantita'. Dovettero arretrare di molto e cedere a trattati di pace penalizzanti per il loro impero. Non appena si rimbaldanzivano un minimo, arrivava lui e giu' guerra: nel 1715 riprovarono un'avanzata, ma le truppe austriache di Eugenio li blocco' ancora e si riprese Belgrado. Uno cosi' bravo, pero', destava invidia e pettegolezzi soprattutto perche' le donne non sembravano interessargli: lui non se ne curava. In eta' matura penso' bene di farsi una villa, il Belvedere di Vienna, con un giardino magnifico e animali da tutto il mondo. Si puo' ancora visitare. Ci puoi andare con questo libro, che e' al tempo stesso un compendio leggibilissimo di storia del sei-settecento ed un'indagine su di un grande del suo tempo purtroppo semi-dimenticato. Nota finale: con tutti quei principati, staterelli ed entita' politiche di vario tipo, i capitoli sull'Europa centrale sono difficili a digerire. Non si capisce mai perche' si combattessero gli uni contro gli altri.

Biografia completa ed esaustiva

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