Ettore Muti. Il gerarca scomodo

La storia del pilota/condottiero Muti e' poco nota eppure ricca di episodi gustosi. Il ritratto che ne fanno gli autori e' quello di un uomo non certo raffinato ne' colto, leale al regime per lungo tempo e con una grande devozione per Mussolini. Era in fondo un prodotto del fascismo, e come tale va trattato. Pero' non metteva a repentaglio la vita dei suoi uomini inutilmente e in combattimento era un osso duro. Fini' male e in circostanze mai chiarite, ma era inviso a Badoglio il terribile - e ne pago' le conseguenze. Il libro e' piacevole da leggere, piuttosto sciatto nell'edizione (virgole tra soggetti e predicati, frasi senza verbo, punti che si perdono per strada...) e non esattamente scientifico: nella bibliografia, infatti, ci sono titoli fondamentali assieme all'equivalente editoriale dei fotoromanzi. Insomma, un libro di storia scritto da giornalisti appassionati ed equilibrati ma che avrebbero tratto giovamento dall'aiuto di uno storico di professione.

Questo libro è come un faro nel buio delle democrazie plutocratiche occidentali, visto che parla di un Uomo, di un Eroe, di una persona che ligia ai Valori che possedeva (ed applicava!)si comportava con onore e lealtà. Oggigiorno questi Valori sono disconosciuti dai più, e anzi derisi. Ettore Muti è un esempio per tutti i giovani di sani princìpi. Menziono il ricordo in cui Ettore Muti schiaffeggiò a Roma due ufficiali inglesi della RAF perché si erano permessi di criticare l'Aeronautica Italiana: questo è farsi rispettare! Questo libro e l'Uomo di cui parla sono un capolavoro.