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L'eternauta
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L'eternauta - Héctor Germán Oesterheld,Francisco Solano Lopez - copertina
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eternauta

Descrizione


Quattro amici giocano a carte in una mansarda, nei dintorni di Buenos Aires. Improvvisamente cala il silenzio, fuori è iniziata una strana nevicata fosforescente: ogni persona toccata dagli strani fiocchi muore istantaneamente. È l'inizio di una lotta per la sopravvivenza contro una terribile invasione aliena. "L'Eternauta" ritorna alle origini nella sua inedita versione orizzontale, non rimontata e ripresa in gran parte dagli originali che hanno permesso di riscoprire particolari da tempo perduti. L'intera storia viene presentata in un unico volume cartonato che si avvale di nuove traduzioni e di un apparato critico che ne ripercorre le vicende. Introduzione di Goffredo Fofi.
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Dettagli

2011
1 gennaio 2011
384 p., ill. , Rilegato
9788896573273

Valutazioni e recensioni

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NicolaDavino
Recensioni: 5/5
Mammamia. Libro imprenscindibile.

Autentico Capolavoro del Fumetto mondiale. Storia emozionante, avvincente, disperata e sempre ahimè attuale. Ti prende e non ti lascia più in pace, neanche dopo aver letto l’ultima striscia, da brividi. Non voglio pregiudicare nulla, ma se amate i fumetti dovete averlo nella vostra libreria, non c’è alibi. Non ve ne pentirete. È sul podio assoluto dei fumetti da leggere nella vita, insieme a Maus, Persepolis e poco altro.

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Lorenzo Panizzari
Recensioni: 3/5

Fumetto molto difficile da giudicare, in parte perché ormai cmnq è un classico e come tale va letto e "recepito", ed in parte perché è difficile da capire se non si conosce non solo la Storia in generale, ma in particolare quella argentina e quella delle inquietudini del periodo sociale locale e globale a cui l'opera è collegata. Tralascio quindi la recensione del fumetto (che cmnq non mi ha entusiasmato, anche se - per il suo tempo e luogo di nascita - decisamente buono nel mescolare fantasia e valenza sociale) per concentrarmi sulle introduzioni, causa principale del basso voto; sono poco chiare, prolisse, dispersive, autoreferenziali: in sostanza inutili. Il problema è che la loro inutilità lascia il lettore inesperto senza gli strumenti necessari per interpretare e fruire al meglio dell'opera. Dalle intro (qui in partic per la loro tipologia: numerose, lunghe e da persone diverse) ci si aspetta che aiutino il lettore comune favorendo la comprensione del lavoro, delle metafore, delle valenze sociali ecc, ma a mio avviso assolvono questa funzione solo in minima parte, ed anche male. La 1^intro di Fofi è la peggiore (come la 5^ di Brancato), al punto che dopo averla letta mi sono chiesto cosa aspettarmi dal fumetto e se davvero volessi leggerlo. La migliore la 2^ (Garcia) che spiega bene i collegamenti tra la società del periodo ed il fumetto, e lo spostamento del focus dai classici US a BuenosAires. Discrete ma troppo brevi la 3^ e 4^ (Frezza e Stefanelli, ma meglio il secondo). Concentrata sulla storia e la SF la 6^ di Nocera. Solo a pag 23 (7^intro) è narrata la storia personale (e tragica nel finale) di Oesterheld [accennata in tutte le intro precedenti, ma per lettori non esperti come me sconosciuta; avrebbe dovuto essere collocata per prima], seguita dalla storia personale di Solano. Ultima intro di Scacuzzella: molto tecnica e centrata sul recupero grafico dell'opera.

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Recensioni

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Voce della critica

Ognuno lo dipinge a modo suo, eppure è sempre lui: un volto incorniciato da un'improvvisata maschera antigas, una tuta, un paio di guanti di gomma e un fucile a tracolla. Spesso, intorno alla figura, danzano grossi fiocchi di neve tondeggianti. L'immagine spunta un po' ovunque a Buenos Aires: a San Telmo, il più antico barrio della città, sui muri che circondano Plaza Dorrego e lungo la via Defensa; in diversi punti di Avenida 9 de Julio o su per Avenida de Mayo, che conduce all'omonima e tristemente nota piazza. O, ancora, vicino alla stazione ferroviaria di Rivadavia, dove il disegno comparve per la prima volta nel 1977, quando ancora perdurava la sanguinaria dittatura di Videla. Quel murale rimase lì per ventisei anni, nonostante le intemperie e i numerosi tentativi di rimozione, tenuto in vita e pazientemente ridipinto da mani anonime e clandestine, finché nel 2001 l'opera non venne definitivamente coperta e il muro piantonato da agenti di polizia. Nei semplici tratti di quel personaggio inscatolato nel suo rudimentale scafandro i cittadini della Capital Federal riconoscono Juan Salvo, alias l'Eternauta, l'immortale protagonista della più nota, travagliata e influente historieta (opera a fumetti) mai realizzata in Sud America, scritta da Héctor Oesterheld, disegnata da Francisco Solano López e pubblicata a puntate dal 1957 al 1959 sul periodico "Hora Cero Semanal".
Nella cornice di una devastante invasione aliena, la complessa storia prende forma da una micidiale e silenziosa nevicata verde che uccide all'istante qualsiasi forma di vita entri in contatto con i suoi fiocchi letali. I protagonisti della vicenda non sono eroi dotati di superpoteri, ma dei sopravvissuti, uomini comuni di Buenos Aires che si ritrovano a fronteggiare una minaccia incommensurabile: con intelligenza e determinazione un impiegato di banca, un professore di fisica, un pensionato, un piccolo industriale e un operaio contrastano l'invasore giunto dallo spazio organizzando un movimento di resistenza armata.
Fin da subito risultò evidente la valenza politica dei fatti narrati: raccontando l'opposizione estrema di pochi individui a un pericolo terrificante e incommensurabile, Oesterheld offrì una spinta propulsiva alle istanze di cambiamento e ribellione del popolo argentino. Settimana dopo settimana i lettori si trovarono vis à vis con quei pochi superstiti, uomini ordinari animati dal coraggio della disperazione.
Eppure gli autori dell'Eternauta non si fermarono qui. L'opera, infatti, contiene continui riferimenti al contesto politico nazionale e rappresenta in modo esplicito ancorché simbolico fatti e circostanze reali. La lucidità di analisi che permise a Oesterheld di mettere a fuoco la situazione del suo paese e la capacità di divulgarla attraverso un fumetto di fantascienza sono davvero impressionanti. Quando per la prima volta compaiono gli extraterrestri, i Manos, gli umani sono convinti di trovarsi di fronte al vero invasore; scopriranno in realtà che gli oppressori in cui si imbattono sono anch'essi vittime di un nemico superiore, invisibile e onnipresente: una razza aliena dominante, gli Ellos (Essi) che hanno soggiogato i Manos controllandoli e facendone il loro braccio armato. Ora, al tempo in cui uscì L'Eternauta il paese era di fatto sotto il controllo delle forze militari, il peronismo era stato bandito, la costituzione riscritta. Anche la presidenza di Arturo Frondizi, eletto nel 1958 con l'appoggio sotterraneo di frange peroniste, fu caratterizzata da continue insubordinazioni militari (trenta in quattro anni) e da tentativi di golpe, l'ultimo dei quali, nel 1959 riuscì a rovesciare il governo. Eppure l'esercito era di fatto lo strumento al servizio di forze legate a interessi ben più ampi, in base ai quali si sancivano accordi tra il governo e le multinazionali, settori petrolchimico e metalmeccanico: il paese, in pratica, era nelle mani di capitali stranieri, soprattutto statunitensi. Frondizi fu appoggiato dagli apparati militari nella misura in cui promuoveva l'ingresso di fondi esteri, ma venne da essi contrastato ogniqualvolta dava prova di aperture al peronismo.
Il successo dell'historieta fu enorme: nel corso degli anni sessanta L'Eternauta venne ripubblicato più volte, regalando ai suoi autori notorietà in patria e all'estero. L'inesorabile deteriorarsi della situazione politica ed economica del paese nonché l'inizio di una serie di dittature militari iniziate nel '66 con il golpe di Onganía convinsero Oesterheld a realizzare una nuova edizione dell'Eternauta, riscrivendone la sceneggiatura, aumentando i riferimenti politici ivi contenuti e rendendo l'opera un'aperta critica al regime dittatoriale e all'imperialismo degli Stati Uniti. Questa versione, disegnata mirabilmente da Alberto Breccia, uscì a puntate su "Gente", ma non venne mai completata: continue censure e interruzioni ne costellarono la vita editoriale, fino alla decisione del direttore della rivista di sospenderne la pubblicazione. L'Eternauta era diventato pericoloso come il suo autore: a partire dai primi anni settanta Oesterheld si legò sempre più ai Montoneros, gruppo guerrigliero di stampo peronista che contrastava apertamente il governo. A partire dal 1975, già in condizione di clandestinità, Oesterheld tornò a collaborare con Solano López e iniziò la pubblicazione dell'Eternauta II, decisamente violento e politicamente assai più esplicito. Nei due anni successivi vennero rapite e uccise tre delle sue quattro figlie, Beatriz Marta, Diana Irene e Marina (due di loro erano incinte). Nell'aprile del 1977 toccò infine a Oesterheld stesso: venne sequestrato da una squadra di Gorilas, corpi militari violenti e spietati ufficialmente al servizio dello stato. Da quel giorno nessuno ebbe più notizie del più importante autore di historietas argentino. Dopo la scomparsa del padre anche l'ultima figlia di Oesterheld, Estrela Inés, fu trucidata insieme al marito. Era in corso il "processo di riorganizzazione nazionale" a opera di Jorge Rafael Videla, che, destituito l'ultimo governo di Perón (democraticamente eletto), diede vita al più efferato lustro di repressione militare che l'Argentina abbia mai conosciuto. Il corpo di Oesterheld non fu mai ritrovato e il suo nome va aggiunto ai quello degli altri trentamila desaparecidos.
I murales dell'Eternauta iniziarono a comparire proprio in quei giorni drammatici: molti di essi, accanto alla figura emblematica di Juan Salvo che avanza sotto la neve, riportano la domanda: "Donde está Oesterheld?". Di fianco al murale della stazione di Rivadavia, uno dei più vecchi che si ricordino, la scritta è però un'altra. Sono parole di Oesterheld, pronunciate da un Mano morente, rivolte all'Eternauta e, attraverso di lui, al popolo argentino: "La tua lotta, come la lotta dei tuoi compagni e di tutti gli uomini che hanno combattuto contro l'invasione, non è stata vana, per quanto ora così ti sembri…".
Carlos Trillo, sceneggiatore argentino di una generazione più giovane di Oesterheld, al termine di un commovente ricordo della sua lettura giovanile dell'Eternauta scrive: "Il fumetto fu pubblicato ma non è stato possibile evitare l'orrore. L'Argentina continuò a vivere la sua realtà increspata. E Arturo Frondizi, che era finalmente presidente in quel 1959 dei nostri quindici anni e della fine del racconto, fu presto deposto, il peronismo proscritto e il maggioritario continuò a mancare ai tavoli democratici e i golpes militari si succedettero con le loro ridicole marce equestri e le bandiere e le voci gravi che ascoltavamo alla radio e alla televisione. Fino a quel 1976 della nevicata fatale che permise di dare a El Eternauta una nuova lettura. Perché le centinaia di migliaia di lettori che hanno conosciuto l'opera di Oesterheld e Solano più di quindici anni dopo, in un'opportuna riedizione, non hanno letto come noi una meravigliosa favola sulla solitudine, la disperazione e la resistenza. Trovarono invece una favola sugli anni di piombo, una profezia che si stava compiendo nella realtà, così piena di distruzione e morte, che si portò via, tra gli altri, lo stesso autore della favola" (Carlos Trillo, Il ritorno dell'Eternauta, in "Scuola di Fumetto", 2007, n. 50).
Non temo smentite nell'affermare che la nuova edizione italiana della versione del 1957-59 per 001 Edizioni, a cura di Antonio Scuzzarella, sia la migliore mai realizzata. Innanzitutto restituisce al capolavoro il formato orizzontale delle origini. Inoltre è dotata di un nutrito apparato introduttivo e di commento: oltre alla prefazione di Goffredo Fofi, figurano i saggi di Alessandro di Nocera, Sergio Brancato, Matteo Stefanelli, Gino Frezza, Fernando Ariel García. Ma la novità più significativa è un'altra: il reperimento e la digitalizzazione di un altissimo numero di disegni originali. Le inevitabili lacune – molte tavole sono andate perdute o appartengono a collezionisti anonimi – sono state comunque integrate con scansioni di alta qualità ricavate direttamente dalle pubblicazioni argentine. Il risultato non ha precedenti: per la prima volta dalla pubblicazione sulle pagine di "Hora Cero Semanal" tornano visibili dettagli, scritte, tratteggi, volti. Veder rinascere L'Eternauta: era diventato il sogno di Solano López, che ci ha lasciato il 17 agosto scorso. Fortunatamente si è realizzato.
Andrea Pagliardi

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