L' età non è uguale per tutti

Escludendo l’ovvietà del titolo, la lettura di questo saggio è particolarmente accattivante e certamente utile La Liotta parte da un presupposto recentemente avallato nel mondo scientifico: l’ inflammaging (crasi dei termini inglesi infiammazione e invecchiamento), ‘combinazione micidiale di genetica, cibo, ambiente’, con il sistema immunitario regista di questo confronto. In due parole: un coinvolgimento protratto del nostro sistema immunitario comporta la produzione cronica di sostanze infiammatorie ( citochine, ormoni come il cortisolo), corresponsabili dell’invecchiamento cellulare attraverso la attivazione o inibizione di geni responsabili di morte o ‘affaticamento’ delle cellule che diventano così più suscettibili di mutazioni anche in senso oncogenetico. Si comprende pertanto quanto l’ambiente, l’ alimentazione, gli stili d vita, la prevenzione, la vita di relazione possono influire in senso positivo o negativo in questo processo comunque inarrestabile, ma ‘rallentabile’, con un po’ di buon senso e impegno da parte nostra. Il pregio del saggio sta nei contenuti scientificamente affidabili ( si avverte la presenza dei medici dell’ Humantas e convince la bibliografia riportata a fine libro) e soprattutto nella chiarezza della esposizione, arricchita di consigli, di tabelle e schemi riassuntivi. Molto brava l’autrice che rende facilmente comprensibili argomenti a volte ostici, ‘da addetti ai lavori’.

Escludendo l’ovvietà del titolo, la lettura di questo saggio è particolarmente accattivante e certamente utile La Liotta parte da un presupposto recentemente avallato nel mondo scientifico: l’ inflammaging (crasi dei termini inglesi infiammazione e invecchiamento), ‘combinazione micidiale di genetica, cibo, ambiente’, con il sistema immunitario regista di questo confronto. In due parole: un coinvolgimento protratto del nostro sistema immunitario comporta la produzione cronica di sostanze infiammatorie ( citochine, ormoni come il cortisolo), corresponsabili dell’invecchiamento cellulare attraverso la attivazione o inibizione di geni responsabili di morte o ‘affaticamento’ delle cellule che diventano così più suscettibili di mutazioni anche in senso oncogenetico. Si comprende pertanto quanto l’ambiente, l’ alimentazione, gli stili d vita, la prevenzione, la vita di relazione possono influire in senso positivo o negativo in questo processo comunque inarrestabile, ma ‘rallentabile’, con un po’ di buon senso e impegno da parte nostra. Il pregio del saggio sta nei contenuti scientificamente affidabili ( si avverte la presenza dei medici dell’ Humantas e convince la bibliografia riportata a fine libro) e soprattutto nella chiarezza della esposizione - arricchita di consigli, di tabelle e schemi riassuntivi. Molto brava l’autrice che rende facilmente comprensibili argomenti a volte ostici, ‘da addetti ai lavori’.

Da consigliare a tutti per vivere meglio