L' età della rosa

Il libro è bellissimo. Latiffi mi ha sorpreso. Lo ritenevo uno scrittore completamente cimentato nel genere noir-pulp, quindi con questo nuovo romanzo si è dimostrato anche molto eclettico. La storia è insolita, ma del resto le storie di questo autore sono fuori dal comune. Il libro viene raccontato in due modi diversi, in prima e in terza persona. Quando Latiffi racconta in prima persona, che in questo caso si mette nei panni di Silvana, il personaggio centrale del libro, ci fa scoprire un mondo nuovo, lontano da quello che conosciamo, quello di un'adolescente semplice ed elegante allo stesso tempo, e soprattutto molto profonda sulla vita e suoi concetti. Il modo di scrivere che ha la fanciulla ricorda quello dei mostri sacri dell'ottocento, che Latiffi ha voluto omaggiare nella sua creatura. E' proprio questo aspetto che colpisce nel libro: la vita e le sue storie vengono raccontate con un vocabolario ricco e intenso. Ho trovato straordinario il capitolo 'L'elegia della morte', dal quale il libro riprende il titolo. 'Me ne sto andando giovane, mio caro', scrive Silvana, come una rosa che viene spezzata nel massimo del suo splendore...' Solo per questo vale la pena di essere letto. Veramente bello