Come spesso accade per altre discipline, anche per la Biochimica lo “studio della materia” si trasforma per molti studenti nella “preparazione all’esame della materia”. Per quanto sia possibile non superare l’esame pur conoscendo la materia, così come superarlo senza grandi conoscenze (così è la vita) è fuor di dubbio, almeno per la Biochimica, che un approccio non vale l’altro. È sufficiente seguire qualche appello d’esame per convincersi che lo studio della materia è sicuramente il più remunerativo. Se può essere comprensibile che ragioni di vita e di lavoro o più semplicemente la pressione della progressione di carriera non consentano allo studente di sviscerare con tutti i “perché” e i “percome accada” quel che accade, e quindi si sorvoli su certi argomenti (che “tanto … non li chiede mai”), è meno comprensibile il porsi davanti ai propri appunti o alle slides proiettate a lezione (il tanto caro materiale didattico) e pensare che tutto possa risolversi imparando diligentemente la “storia” da raccontare. Storia che verrà raccontata prima a sé stessi, magari tante volte e di corsa, e poi all’esaminatore, senza la benché minima cognizione di ciò di cui si sta parlando. Vorrei sottolineare, a questo punto, che lo stimolo a scrivere questa raccolta di “briciole di conoscenza” non viene né dagli Studenti (“S” maiuscola) che durante lo studio certe domande se le sono poste, che hanno almeno cercato di trovare un equilibrio tra sapere e mostrare di sapere, né, all’estremo opposto, viene da quella coorte di “Giocatori d’azzardo” che si presenta all’esame anche in modo reiterato, ma con la consapevo lezza di non sapere. Lo stimolo, dicevo, viene invece da quegli studenti, che hanno letto, riletto e letto ancora quello che il programma d’esame ricorda di dover essere saputo, quelli che si affidano esclusivamente alla memoria, che sciorinano lunghezze di legame o angoli di rotazione alla terza decimale senza essere certi di ciò che quel legame implichi, che definiscono in modo corretto un parametro, ma che non hanno la minima idea di ciò che stanno definendo, quelli la cui scusante per una figuraccia è non aver fatto in tempo a ripetere il giorno prima proprio l’argomento su cui sfortunatamente si sono imbattuti e che hanno come unica curiosità quella della data in cui possono ripetere la loro performance.
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