L' eredità dello stregone

Non so se fosse per la copertina, la trama o per la presentazione del libro; ma il primo pensiero che mi è balenato in testa è stato: ” devo averlo, non vedo l’ora di saperne di più!” E così è stato. Mentre attendevo trepidante la mia copia, ho avuto modo di parlare e conoscere Roberta Fierro, l’autrice della storia. Di lei mi ha colpito subito la gentilezza, la simpatia e, a poco a poco ho scoperto quanto amore mette nella scrittura e nelle sue opere, affinché arrivino fin dritto al cuore, stravolgendolo. Se dovessi descrivere Roberta attraverso un personaggio immaginario, la descriverei proprio come una fata! La storia è ambientata ai nostri giorni, i protagonisti si presentano subito senza troppi giri di parole e vengono impressi nella mente. Merito della penna di Roberta talmente naturale e scorrevole che ti vengono presentati come dei veri e proprio amici. Attraverso i loro dialoghi, i loro pensieri li inizi a conoscere. Ed è proprio da qui che partirai per un meraviglioso viaggio. Senza rendertene conto, sarai avvolt* ad affrontare gioie, battaglie, dolori ma anche tanto amore puro, che quello non guasta mai; tutta la magia espressa in questo romanzo la percepisci. La vivi. Inizierai il libro e finirai per divorarlo entro poche ore. Ti affezionerai subito ai quattro protagonisti; non mancano scene divertenti e commoventi e anche tanti, tantissimi misteri che girano attorno alla loro storia. Roberta è impeccabile per scrivere scene piene di emozioni altalenanti. Infatti, seppur con qualche macigno nel cuore( che scoprirete quali sono solo leggendo il libro) sapranno affrontare fieri e a testa alta tutti gli eventi che sono stati riservati a loro. Ti ritroverai a ridere, a piangere, a volerli abbracciare. A volerli bene. Questa storia è piena di significati: in primis spicca La Ricerca incessante di sé stessi, la voglia di trovare il proprio posto nel mondo, ma sono presenti temi quali l’amicizia, la voglia di aiutare gli altri e fare del bene, il non arrend

Sotto la scozzese Fife, si erge una città subacquea dove Magia e Stregoneria intessono una società dove i più giovani vengano assegnati alla gerarchia più attinente alla loro indole. A Aires nessuno sembra accorgersi di un terribile passato che si affaccia sul presente ed è in procinto di ripresentarsi. Alistair, scapestrato e pieno di sé; Camille, dolce e in cerca d’indipendenza; Elliott, cortese ed elegante; Maya, diffidente e combattente. Sono loro quattro, ragazzi protagonisti dell’urban fantasy, a rappresentare il punto focale del libro. Ritengo che la caratterizzazione di Roberta Fierro sia di una qualità fuori dal comune. Si riesce a immedesimarsi e penetrare nella mente dei personaggi. Non manca in nessuno una maturazione psicologica, così come non mancano il riscatto e la concretizzazione della migliore versione di sé da parte perfino degli adulti. Ciascuno è, inizialmente, per una ragione o per un’altra, solo al mondo, ma pone mano a mano le basi per edificare un’ampia e indissolubile famiglia. In quest’ultima, ho rintracciato il flessibile filo conduttore del romanzo e, il rapporto con i genitori, l’amicizia, l’amore sono solo alcune delle accezioni che lo delineano. La narrazione si suddivide fondamentalmente in due componenti, lato umano e azione, che si intrecciano. Le dinamiche che ruotano intorno ai sentimenti si evolvono successivamente in un coeso lavoro di squadra finché gli epici combattimenti contro i Demoni non prendono totalmente piede. La trama è autoconclusiva e coinvolgente, da gustare e scoprire; non intendo anticipare nulla visto il fitto intreccio di eventi che fornisce numerosi indizi costruiti magistralmente per la risoluzione del mistero che attanaglia il futuro di Aires. Briosi ma altrettanto significativi dialoghi avvolgono il lettore in un’atmosfera prevalentemente notturna, dove sontuose cerimonie, un cimitero, un viaggio a Parigi e tanto altro fanno da cornice a una storia che merita e narra di una parallela e fantastica realtà.

Un fantasy italiano che ho avuto il piacere di leggere e apprezzare grazie alla gentilissima scrittrice Roberta Fierro. Si intravedono spunti di ispirazione ad altre saghe ma non infastidiscono, anzi. Uno stile di scrittura che ha del potenziale! La storia è narrata seguendo le vicende dei quattro protagonisti: Alistair, Camille, Elliott e Maya. Devo dire di aver subito amato Camille, che l'ho trovata il personaggio più vero di tutti, ma sono sicura che riuscirete ad entrare in sintonia anche con gli altri. È un romanzo che predilige l'azione alle descrizioni, l'amicizia alle storie d'amore (che sono pur sempre presenti), la crescita personale a dei protagonisti perfetti. La storia è una bellissima metafora del fatto che in tutti noi c'è del bene e del male, che non è solo bianco o nero, e che sta a noi decidere quale parte fare emergere. Sicuramente interessante è la divisione del sistema magico: maghi e stregoni, veggenti, protettori e molto di più. Se avete amato saghe come Shadowhunters o se è il vostro primo approccio ad un Urban Fantasy, sicuramente questo è un romanzo che può fare per voi!!