L'erba di vento

E’ un romanzo che fa pensare molto. Angela, che vive una vita non sua, si ritrova a dover combattere le ingiustizie della vita. Deve adattarsi a sottostare a schemi imposti che lei non vorrebbe. Rispecchia in parte, la vita di molti. In effetti ognuno di noi si ritrova, piu’ in passato che oggigiorno, a vivere secondo le credenze, secondo gli schemi che altri hanno scelto per noi. La madre in particolare trasmette questi modi di vivere, forse neanche se ne accorge di farlo. La figlia, poi, se ha figli, farà la stessa cosa. Quindi un racconto molto veritiero, ambientato nel passato ma molto moderno. La scrittura è scorrevole, si legge tutto d’un fiato, perché non si vede l’ora di scoprire il seguito, poi, arrivati alla fine, si vorrebbe ricominciare. Lascia un impronta importante dentro di noi, che speriamo di trasmettere ai nostri figli.

Inizi a leggerlo e finché non arrivi all’ultima riga non riesci a fermarti. La storia di Angela ti rapisce, in questa sua vita da emarginata, dove nonostante tutto, lei riesce a crearsi i suoi spazi e il suo mondo, in un tempo dove il valore di una donna “semplice” non era considerato.

Un libro che ti prende capitolo dopo capitolo e si legge tutto d'un fiato. Angela, la protagonista, deve superare i pregiudizi di un piccolo paese siciliano e la supremazia dell'uomo sulle donne. Senza perdere l'umanità, con tenacia, affronta le difficoltà e la lontananza dalla terra natia. Trova rifugio nel silenzio, nella solitudine, e nella coltivazione di un proprio spazio perché: “Basta guardare e la natura insegna”.