Entropy

Per la prima volta le composizioni di Enrico Pieranunzi vengono eseguite e registrate in Italia da un’orchestra jazz formata da giovani talenti, la New Talents Jazz Orchestra diretta da Mario Corvini. Molti sono i lavori realizzati da Pieranunzi per le grandi formazioni jazz orchestrali, partendo dagli anni '80 per Art Farmer fino ad arrivare al recente lavoro realizzato con la Brussels Jazz Orchestra, La sua musica ha un'adattabilità a molteplici interpretazioni: sia in trio che in big band le sue melodie ispirano colori nuovi nelle orchestrazioni. La tracklist è composta da musiche di Pieranunzi con arrangiamenti del compositore stesso e del direttore Mario Corvini, un’occasione unica per riscoprire gemme musicali come del pianista e compositore romano come Night Bird, Soft Journey, The Real You.
"Sono felice che questo CD veda finalmente la luce. La sua pubblicazione è un premio alla tenacia e alla competenza con cui negli anni Mario Corvini ha “addestrato” e modellato la New Talents Jazz Orchestra. Il titolo del CD, “Entropy”, sintetizza perfettamente il senso di quanto accaduto nella mia collaborazione con questi giovani, dotati musicisti. L’entropia ha infatti a che vedere con la trasmissione di energia ed il suo meccanismo è una bella metafora di questo incontro di generazioni in cui la grande passione ed il comune impegno hanno appunto generato uno splendido movimento energetico. Nella songlist compaiono diversi miei brani che Mario Corvini ha arrangiato con grande fantasia. Il loro allestimento, nella fase di preparazione del repertorio, è stato il frutto di un appassionante lavoro in tandem. Tre dei brani presenti nel CD furono da me scritti molti anni fa per Chet Baker e qui si possono ascoltare per la prima volta in versione orchestrale con in evidenza la voce raffinata di Simona Severini.Ringrazio di cuore i responsabili dell’etichetta Parco della Musica per questa opportunità e per aver voluto fissare su CD un progetto che ben rappresenta la vitalità del jazz italiano e romano in particolare." - Enrico Pieranunzi.