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Il volume riunisce buona parte degli interventi tenuti a Ginevra e Losanna nel 2002, in occasione di sei giornate di studio, e costituisce il quarto volume della collana "Études losannoises d'histoire de l'art", frutto della collaborazione tra l'editore Viella e l'Università di Losanna. La serie ha il merito di rendere largamente disponibili, in una bella veste grafica, i risultati di incontri scientifici specialistici. Come nei numeri precedenti, l'apparato iconografico è generoso, anche se non sempre sufficiente per seguire nel dettaglio le riflessioni degli autori. L'inserzione di alcune tavole a colori e una migliore qualità di certe riproduzioni avrebbero certamente giovato all'efficacia di talune argomentazioni.
Il volume raccoglie contributi che abbracciano una vasta area geografica e un arco cronologico che si estende dal XIV al XVI secolo, pur privilegiando il XV. L'attenzione si concentra soprattutto sulle Alpi occidentali, e in particolare sulle terre governate dai Savoia, sui due versanti della catena. A quest'ambito Frédéric Elsig dedica una vasta panoramica, in cui però la ricchezza stessa delle proposte impedisce a tratti di provarne la consistenza. Le rotte mediterranee tra Liguria, Provenza, Aragona e regno di Napoli sono ripercorse da vari autori; né mancano incursioni in altri territori, dalla Borgogna al Nord della Francia. All'ampiezza dell'orizzonte spaziale e temporale corrisponde la varietà delle tecniche: benché dominino la pittura da cavalletto e murale, le indagini investono anche i settori della miniatura, della vetrata, del ricamo, dell'arazzo.
Nell'impossibilità di render conto qui di tutti gli articoli, si segnaleranno almeno quelli di Fabienne Joubert, che presenta le creazioni di alcuni artisti attivi in Borgogna per il cardinale Jean Rolin, rivelatrici degli intrecci tra decorazione libraria e vetrata, pittura e scultura, e di Nello Forti Grazzini, che, grazie a un esame minuzioso di due opere della Fondazione Giorgio Cini, amplia e affina la conoscenza di un celebre gruppo di arazzi che inscenano la Storia di Troia. Meritano una menzione speciale anche i testi che meglio rispondono al progetto ispiratore della raccolta e alle coordinate tracciate da Enrico Castelnuovo nel suo stimolante testo introduttivo. Si tratta di contributi che illustrano in modo incisivo la maniera in cui il movimento di opere o di artisti può produrre delle sintesi originali e feconde fra tradizioni diverse. In quest'ottica, Anna De Floriani analizza un gruppo di tavole del Trecento che dimostrano l'intensità degli scambi tra l'area ligure e la Provenza durante gli anni fasti del papato avignonese; Serena Romano ricerca tra Svizzera e Alto Reno le origini di un anonimo e affascinante maestro che fiancheggia Giusto di Ravensburg nel cantiere genovese di Santa Maria di Castello; Mauro Natale segue il percorso del pittore savoiardo Gaspard Masery, capace di fondere i modelli del Sodoma con elementi espressivi e soluzioni formali di matrice germanica. Nell'insieme, il volume fornisce materiali e riflessioni per ricomporre un'immagine mossa della circolazione di cultura artistica in una larga parte dell'Europa quattrocentesca.
Michele Tomasi
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