End of the world. Tours

Ippolito Pera cerca di sbarcare il lunario come guida turistica in visite in località fuori dall'ordinario: discariche di rifiuti tossici abusive in un territorio infestato da organizzazioni malavitose Pera conduce le sue comitive nel mezzo di irrespirabili fumi di incendi di cumuli di carcasse di bovini e cavi elettrici. Al termine di una visita guidata agli scavi di Pompei una coppia di turisti inglesi del suo gruppo viene trovata assassinata nel Lupanare e Pera deve fare i conti, aiutato dalla sua avvenente segretaria Francesca, statuaria quanto efficiente, con l'affascinante commissario Pascottini, con la criminalità locale e con i servizi segreti stranieri che hanno preso ad interessarsi al caso. Fra rocamboleschi inseguimenti, rapimenti, pestaggi allievati da prolugate parentesi ai ristoranti minuziosamente descritte, schermaglie sentimentali, in un susseguirsi di rivelazioni, colpi di scena, Pera introduce il suo gruppo alla complessità di una parte dell'Italia che - con discreta dose di paraculaggine (ossia se si vuole essere "politically correct") - viene definita "ricca di contrasti". Una lettura scorrevole e avvincente che riesce a catturare momenti leggeri - l'esilarante descrizione di Francesca - ma che, aldilà dei cliché, inaspettatamente ci spalanca scenari storici e sociologici su una zona del nostro Paese (solo su quella?) e sui cambiamenti che il modello di business (è ormai tale) della formazione ha portato nelle istituzioni culturali italiane, conducendole sulla soglia della totale disintegrazione dei princípi che le ispiravano.