Elektra vive ancora

Può una ninja sanguinaria, elegante come una indossatrice ma pericolosa come un cobra, vivere un'ossessione d'amore? Di Elektra sapevamo che era stata una fiamma di Devil e che era una creatura assetata di amore. Immaginavamo che la sua vita così complessa fosse un modo per fare pace con i propri fantasmi del passato e trovare, attraverso la violenza ed i modi ai limiti (parecchie volte oltre i limiti) della legge, la propria ragione di vita. Questa nuova esplorazione del personaggio, fatta dal geniale Miller che l'ha creata (diffidate dalle avventure di Elektra non scritte da Miller, non sono all'altezza), concepita non per la Marvel ma per la Epic (che è l'etichetta Marvel per i fumetti per così dire più da adulti dai palati più fini), recupera appieno le atmosfere che i cultori di Miller conoscono per esempio in "Sin City", strizzando l'occhio ai manga ma tenendosi ben ancorato comunque alla letteratura dei supereroi. I disegny di Lynn Varley sono di una quelità, un dettaglio, una rifinitura che mai si sono viste neile serie regolari della Marvel. Un volume di qualità eccezionale.

Non sono un esperto dell'universo marvel, ma ho apprezzato questo lavoro soprattutto per la qualita' grafica. Al fondo, e' il racconto di un'ossessione amorosa, intrecciata con motivi religiosi (inizia e termina in una chiesa). La resurrezione dei corpi per una volta pare piu' una condanna che un dono. Le tavole di Miller (colorazione compresa) sono spettacolari.