Elegie duinesi

Libro massimamente stringato. Annotazioni al testo mininali. Assente in saggio introduttivo.

È talmente tanto tempo che leggo 'ste dieci Elegie duinesi che dovrei saperle a memoria. Invece ogni volta mi soffermo sulle stesse frasi e ne trascuro altre. Ho provato anche ad invertire l'ordine di lettura ma il risultato non cambia, segno forse che ho una sensibilità cristallizzata, che non si è mica tanto evoluta dalla gioventù ad oggi. Come tutti i grandissimi, Rilke ci restituisce il suo personale sentire in forma universale, cosa che ci permette di immedesimarci e rivivere, per esempio, l'emozione di quando “il vento pregno di cosmico spazio ci smangia la faccia” di notte quando ci sentiamo soli e inascoltati. L'abbiamo sempre avvertito anche noi di essere limitati, finiti, “un atomo opaco del male” dirà qualcun altro. Ma l'Angelo a cui prova a rivolgersi Rilke in cerca di conforto è tremendo e inaccessibile, così all'uomo non restano che le abitudini, la concretezza della natura, la musica “che ora ci rapisce e ci consola e ci aiuta”. Da leggere assolutamente.

Forse questa non è una delle migliori traduzioni, però Rilke è sempre Rilke. Non si può pretendere di capire, spiegare, Rilke bisogna "sentirlo" nel profondo come uno stato d'animo, una stimmung. Ecco perché è inutile cercare di comprendere ciò che è indicibile. Io consiglio di leggere non solo questa edizione, ma anche tutte le altre attualmente in commercio per cogliere ogni sfumatura, e scegliere quella che più parla al nostro cuore. Rilke è la bellezza, l'infinito, la poesia. Se si ama la poesia, quella vera, non si può non amare Rilke. Voto 5/5 per il poeta. 3/5 per questa traduzione. Rosellina