Eden in fiamme

"Eden in fiamme" rappresenta la degna conclusione della cosiddetta trilogia (o tetralogia?) de "Le stelle danzanti". Se i primi due libri, "Le stelle danzanti" e "Fino alla tua bellezza" i protagonisti sono Junio e il caro amico Marco, qui il protagonista è il figlio del primo, Junio, che in nome di valori come parola data, onore e Patria, decide di arruolarsi nella RSI per ridare quella dignità a una nazione come l'Italia lasciata dalla classe politica dell'epoca allo sbando di nemici di ogni provenienza geografica. La peculiarità di questi tre libri è quella di dare voce a persone che, quando va bene, sono "vinti" o, quando va male, stanno dalla "parte sbagliata". Tutti dovrebbero leggere questo romanzo (meglio ancora l'intera trilogia) per capire che ancora oggi valori come parola data, onore e Patria sono ancora attuali e non anticaglie ammuffite da chiudere in soffitta, ma soprattutto per riflettere su un fatto: qualunque sia la nostra posizione, quando ci mettiamo il cuore, l'anima, la vita, cioè la parte più profonda e bella di noi stessi, essa non è mai sbagliata. Chi sta dalla parte del cuore, non è mai dalla parte sbagliata. MAI!

Con "Eden in Fiamme" Gabriele Marconi ci omaggia di un romanzo storico che può essere tranquillamente letto in modo indipendente dagli altri due libri che lo hanno preceduto “Le stelle Danzanti” e “Fino alla Tua Bellezza” e che costituiscono la Saga delle stelle danzanti, una saga che inizia con l’impresa di Fiume e che si concluderà poi, di fatto, con gli anni di Piombo. Il romanzo, caratterizzato da una storia avvincente ed intrigante - e la cui trama si sviluppa su due piani di narrazione distinti, collocati in periodi storici differenti - è un vero e proprio tuffo nel passato, in una delle pagine più controverse della storia contemporanea. Una delle peculiarità di questa opera letteraria è che le vicissitudini dei giovani protagonisti vengono raccontate con i loro occhi inconsapevoli, facendo così emergere, in maniera profonda e vivida, il loro modo di SENTIRE che sarà determinante per lo sviluppo della storia. Di fatto, questo romanzo è un inno ai valori dell’amicizia, dell’amore, della fratellanza, della solidarietà, del senso del dovere e dell’onore; è un inno, dunque, a quei valori eterni ed universali che caratterizzano l’essere umano e che gli conferiscono nobiltà d’ animo. L’autore ha uno stile narrativo molto fluido e riesce a dare alla parola scritta la chiarezza e l’istantaneità dell’immagine, catapultando così il lettore nella storia raccontata e descritta, facendogli vivere in prima persona le emozioni e i sentimenti che animano i protagonisti. In conclusione, posso dire che questo libro, a mio giudizio, merita di essere letto e merita di avere un posto privilegiato nella propria libreria, insieme agli altri due romanzi ("Le stelle danzanti" e "Fino alla Tua Bellezza).

A chiusura della trilogia delle Stelle Danzanti (iniziata con Il romanzo dell’impresa fiumana e proseguita con Fino alla tua bellezza), Gabriele Marconi ci porta con il suo romanzo storico tra il 1943 e il 1945, a rivivere gli anni della guerra civile in Italia attraverso gli occhi di tre giovani ventenni che, nel momento in cui gli italiani, alla caduta del fascismo, vengono chiamati a fare una scelta di campo fondamentale, non hanno dubbi sul da farsi: una scelta non frutto di ragionamenti o di calcoli sul proprio futuro (a metà 1943 la sorti della guerra sono ormai chiare, con gli Alleati che avanzano su tutti i fronti rispetto alle potenze dell’Asse), ma presa in quanto “ci sono cose che vanno fatte perché le credi giuste”, come spiega con decisione uno dei protagonisti a chi gli chiede il motivo della scelta di indossare la divisa grigioverde di quelli che poi diventeranno i reparti militari della Repubblica Sociale Italiana. Lo stile di scrittura si presenta scorrevole e piacevole, con l’articolazione in brevi capitoli che aiuta il lettore a essere guidato dall’Autore attraverso la trama del romanzo: le scene si susseguono in un crescendo di emozioni e senza mai pause o cali di attenzione. Ci si ritrova catapultati nella vita quotidiana di tre ventenni romani degli anni quaranta del secolo scorso: dalle pagine del libro traspare lo sforzo dell’Autore di immedesimarsi proprio in quei giovani. Operazione non semplice, visto che si tratta di una generazione diversa dalla Sua, ma pienamente riuscita si potrebbe dire. Come emerge un attento lavoro di studio per la ricostruzione storica dei luoghi e degli avvenimenti. Per concludere, una lettura consigliata a tutti, in particolare ai ragazzi e alle ragazze con la curiosità e la voglia di approfondire un periodo tra i più tragici e drammatici della nostra storia nazionale, visto qui con gli occhi di chi scelse la parte “sbagliata”.