L'eclissi di Dio

In questo volume sono raccolte le conferenze che, nel corso del 1951, Martin Buber tenne in alcune prestigiose università americane. la tesi che lega i vari interventi e che Dio non è, come scrisse Nietsche, morto, e che quindi non è vero che l'uomo si sia affrancato dalla sua presenza, ma bensì che l'uomo abbia smesso di concepire Dio come il Tu del dialogo diretto iniziando invece ad intenderlo come un oggetto attorno la quale discettare e filosofare, un "Esso", per dirla come Buber medesimo. Questo è il cardine della teologia di Buber, ed è qui affrontato sotto vari aspetti; a me è parso più affascinante il capitolo "Una sospensione dell' etica", che si rifà al Timore e Tremore di Kierkgaard. Buber dice, in sintesi estrema, che Dio esiste come interlocutore e non è come dicono i moderni autoprodotto dello spirito o della psicologia dell' uomo; il dialogo con Dio è un dialogo reale, che avviene davvero ald i fuori. Libro essenziale , secondo me di attualità costante. Essenziale e ben scritta anche la postfazione di Sergio Quinzio.