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Da amante del genere horror quale sono, questo film mi è piaciuto innanzitutto perchè ha saputo farmi paura. Senza mai mostrare nulla di sanguinolento o mostruoso, Session 9 è riuscito a tenermi, per tutta la sua durata, in uno stato di costante inquietudine. Non si tratta della paura istantanea provocata dai cosiddetti "salti", bensì di una sorta di sottile tensione che non ti lascia mai. L'ambientazione del vecchio manicomio e la colonna sonora di sicuro contribuiscono efficacemente a creare questo stato di ansia. A scanso di equivoci, il finale non è così criptico come è stato detto.
povero anderson...ovviamente doveva aspettarselo che un film come il suo session 9 avrebbe lasciato vuote menti che già imbarazzantemente lo sono di loro...il cervello nn è una cosa che si compra su internet e nn si trova nemmeno nell'ovino kinder, mi riferisco in particolar modo a gioia che dimostra con questa sua pseudo-recensione di aver capito ogni singolo elemento, anche il piu nascosto, di questo mirabile film girato con in economia di denaro e in ricchezza di idee. nn basta vederlo una volta, va assaporato a piu riprese x coglierne ogni singolo riferimento e particolare nascosto x rendersi conto che davvero l'orrore è nello spaventoso quotidiano che piu o meno ci accomuna tutti. nn si puo giudicare alla prima visione se nn si è avvezzi a film come questo a meno che nn si voglia fare la stessa figura meschina che troppa gente ha fatto depennando film come questo e fight club con poche stupide parole, dimostrando di possedere menti sterili e avvezze a digerire giusto gli slasher da blockbuster patetici che dai tempi del grande halloween di carpenter tutti stanno ripetendo senza avvicinarcisi di un passo. ecco cosa succede a crescere nutrendosi di cibo e cinema spazzatura...menomale che ci sono gli anderson i carpenter e i fincher a questo mondo!
Delusione. Un discreto horror rovinato dalla vicenda "thriller" che lo affianca. La parte più riuscita cioè l'ascolto delle incisioni su nastro delle conversazioni fra la ragazza dalle multiple personalità e il medico, risulta assolutamente distaccata dal contesto. In pratica l'interesse è catturato solo dal cercare di capire cosa successe all'interno del manicomio parecchi anni prima. Il resto della storia è di contorno e assolutamente inutile. Anche la location è mediocre. Il vecchio manicomio abbandonato sembra in realtà un edificio di recente costruzione con qualche crepa qua e là. Se cercate il termine "location d'impatto" pregasi guardare alla voce "Fragile" o all'ingiustamente bistrattato "Saint Ange".
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