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Il Film non è un granchè, la trama è un po troppo ambiziosa e troppo elementi sfuggono, e ci sono alcune falle...cmq un thriller carino, con un ritmo intenso, Angelina Jolie e Olivier Martinez , interpretazioni vuote e prive di qualunque coinvolgimento...Bravo Ethan Hawke...e a mio avviso in quei pochi minuti di apparizione Kiefer Sutherland Buca letteralmente lo schermo con gesti e modi di fare solo e desclusivamente suoi, e con la sua ipnotizzante voce ( originale )...
L’idea è originale, ed è già un ottimo punto di partenza. Tanto da pensare che il film potesse avere le potenzialità per entrare nel ristretto olimpo dei thriller polizieschi assieme, ad esempio, a “Seven” o “I soliti sospetti”. Il rischio nell’ideare la trama di “Identità violate” era però molto grande, cioè quello di non riuscire a sviluppare linearmente (e quindi rendere di immediata comprensione) il difficoltoso concatenamento degli eventi. E infatti lo svolgimento del lungometraggio è piuttosto traballante proprio nella sua parte più importante. Da subito mi sono reso conto che qualcosa non quadrava, che mancavano degli elementi tanto da rendere piuttosto confusa la successione della presa delle vite. E dopo averlo esaminato quattro volte (!) ho concluso che manca almeno un cadavere (se quello nel motel è Clark William Edwards non c’è traccia dell’originale Costa) e un riferimento al presunto omicida barbuto che avrebbe dovuto, in teoria, aver ucciso Klive Moran: chi è, da dove viene, come mai il vero assassino ha indicato proprio lui quale presunto colpevole? In definitiva l’idea si è rivelata tropo ambiziosa, troppi ingredienti (anche se originali) per un piatto traballante e confuso.
FBI serial Killer, ormai sono diventati dei luoghi retorici, quindi bisogna variare , trovare nuove idee. Purtroppo pur ritenendo Micheele Pfeiffer la più grande attrice della storia del mio cinema. Quando appare Angelina Jolie non capisco più nulla. Il film non lo vedo, esiste solo lei, è magnifica, devastante, ovviamente è un sentimento personale.
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