Capitan Harlock

Ci si ritrova a vedere qualcosa che per i primi venti minuti funziona, ma poi amareggia chi ha fatto del personaggio un suo mito d’infanzia e lascia indifferente il più sfegatato amante della grafica al computer. Il film realizzato dalla “Marza Animation Planet” che fa le animazioni dei filmati dei videogiochi, pur piacevole nel design dell’Arcadia, negli interni della plancia di comando e in qualche personaggio indovinato come Meeme non è al livello di qualità Pixar e non ha quel realismo che si trova ad esempio nei videogiochi della “Quantic Dream” come “Heavy Rain”. Per cercare un nuovo pubblico non basta mettere l’indubbio talento, condito da una grafica al computer che purtroppo invecchierà tra pochi mesi. Bisogna metterci il cuore, una storia che appassioni, come la Toei ha dimostrato in tante sue serie TV tra cui, appunto, “Capitan Harlock”. Deludente

Della serie animata non conosco quasi nulla visto che non era tra i miei cartoni preferiti da bambino, perciò non posso fare paragoni. Però posso dire la mia su questo film di Aramaki, dalla grafica ottima, dall'azione marcata e dai sentimenti pronunciati che ne fanno un prodotto di sicuro effetto.

Senz'altro questo film non soddisferà le attese di quanti hanno letto il manga e visto la serie animata, ma non credo che ne rimarranno delusi, anzi. Qui non si parla della guerra contro le Mazoniane e Harlock compare poco nel film, che è incentrato soprattutto sulla figura di Yama, il giovane che diventa adulto e impara il valore della vita e della libertà - come in un romanzo di formazione - proprio grazie a Harlock. Ci sono molte battaglie e molti combattimenti, che si alternano alla narrazione della vicenda principale; il tutto "disegnato" in maniera davvero ammirevole. Insomma, nonostante le innovazioni, lo spirito rimane fedele all'originale.