L' Aquila, grandi speranze. Serie TV ita (3 DVD)

Conclusa la visione della serie non posso che confermare il mio giudizio precedente, richiamando l'ancor più esplicito riferimento al "Romeo e Giulietta" di Shakespeare con la storia d'amore (appena accennata) del giovane Simone, figlio del libertario del popolo delle carriole, con Margherita, figlia dello speculatore venuto da fuori, ai quali entrambi i padri avevano proibito di continuare a vedersi, con la geniale sorpresa finale, che riscatta quanto di stucchevole poteva esserci in un riferimento troppo puntuale: la ragazza dice semplicemente ai due ragazzi che le piacciono entrambi e che vorrebbe che stessero tutti e tre insieme! In questa scena la Enginoli non è molto convincente, per la verità, ma è probabilmente troppo giovane per percepirne il valore liberatorio, benché la cosa richiami la recente e popolare serie cinematografica "Twilight" e la meno recente serie tv "Dawson's Creek", entrambe basate su triangoli, ma ingessate dalla presunta "necessità" di "scegliere". Anche qui, i due ragazzi non recepiscono, forse. La scena finale, quando Davide bacia Margherita sul palcoscenico per distrarre l'attenzione dal rumore accidentale provocato dall'amico francese ricercato, è ambigua. Simone non reagisce negativamente, ma richiama la loro attenzione sul pubblico presente in sala. Accettazione del rapporto a tre o rinuncia in favore di Davide? Agli spettatori la scelta, probabilmente. In ogni caso un film su più livelli che fa pensare, che è molto di più di quanto si possa dire della maggior parte delle produzioni odierne. E non è vero, come molti hanno scritto, che la storia resta sospesa, anzi il contrario: una conclusione c'è per tutte le storie aperte, che magari avrebbero potuto continuare in un'altra stagione (tutto scorre incessantemente), ma che comunque possono anche fermarsi qui. Sono assolutamente entusiasta di questa serie! Unico appunto tecnico sui DVD: NON è vero che ci sono i sottotitoli in italiano per non udenti, i sottotitoli mancano del tutto!

Ottima serie, ricca di sfumature e con diversi piani di lettura, che integra felicemente una storia di fantasia coinvolgente e necessaria con la realtà del dopo-terremoto, dove si muovono e si scontrano idealisti e loschi speculatori. Interessanti i riferimenti letterari: "Grandi speranze" di Dickens, e non solo nel titolo, ma anche nella storia del ragazzo che porta clandestinamente da mangiare ad un ricercato, riferimento sottolineato dalla scena del ragazzo stesso che legge il romanzo di Dickens a letto; "I ragazzi della Via Paal" di Ferenc Molnar fornisce il tema della guerra fra bande di ragazzi e, anche in questo caso, entra in scena il libro originale, che il ragazzo porta da leggere al ricercato, un francese, per fare pratica di italiano; "Romeo e Giulietta" di Shakespeare viene messo in scena per una recita scolastica, ma viene anche usato per sottolineare i primi amori adolescenziali fra i ragazzi che, come fa notare l'insegnante, hanno la stessa età dei protagonisti della tragedia. Ottima mescolanza di elementi diversi, con un giusto prevalere degli elementi di fantasia (non è un documentario, per l'appunto) calati in un'ambientazione insolita quale quella dell'Aquila dopo il terremoto del 2009. Ottima interpretazione del protagonista Andrea Pittorino, ovviamente giovanissimo come il suo personaggio, forse un po' legato all'inizio, ma che si scioglie strada facendo (ammesso che la serie sia stata girata in ordine cronologico). Peccato che sia stata cancellata la seconda stagione!