Questi giorni

Forse il miglior film di Piccioni. Anche se poco celebrato dalla critica e di conseguenza poco apprezzato dal pubblico. Tratto da un libro inedito – chissà come sarà? – e proprio per questo film dal sapore letterario. Non scontato, non basato su grandi trovate cinematografiche. Recitato splendidamente, con sobrietà e sincerità. La trama? Quattro amiche di una città di provincia partono alla volta di Belgrado, per accompagnare una di loro – Caterina – che ha deciso di cambiare vita e di lavorare in un hotel in attesa di capire che cosa ha in serbo per lei il destino. O piuttosto, dove direzionare la propria volontà. Legami che reggono, legami che si raffreddano, attimi di sconsolazione ma anche di grande speranza. Un film da vedere, e soprattutto rivedere.

Film un pò sottovalutato dal pubblico, ma che resta comunque piacevole alla visione, forse perchè si discosta dalla solita commedia all'italiana

Le amiche che decidono di viaggiare insieme verso Belgrado, spensierate, allegre, con un legame nato dal vivere nella stessa città di provincia. I giorni che trascorreranno tuttte e quattro in auto, poi al campeggio con i ragazzi conosciuti per caso, quindi nella casa dell' amica di Caterina che le ospita, poi il ritorno. Le avventure, gli incidenti di percorso, le idee ed in pochi giorni sono cambiate, con una maturità che fino ad a quel momento sembrava impensabile: un film emozionante, con pause forse un po' lunghe ed immagini che in alcuni momenti scorrono con lentezza.