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Barbarossa (DVD) di Akira Kurosawa - DVD
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Barbarossa (DVD) di Akira Kurosawa - DVD
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Descrizione


Un giovane e ambizioso medico svolge il suo tirocinio in un lazzaretto per i poveri. Sotto la guida del dottor Akahige, il giovane medico conosce la vera natura del dolore e il senso profondo della sua professione.
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Dettagli

Akahige
Giappone
1965
DVD
8032442200665
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Premi

    1965 - Mostra d'arte cinematografica di Venezia - Miglior attore (Coppa Volpi) - Mifune Toshiro

Informazioni aggiuntive

Mondo Home Entertainment, 2007
Moviemax Media Group
185 min
Giapponese (Dolby Digital 1.0 - mono);Italiano (Dolby Digital 2.0 - stereo)
Italiano per non udenti
4:3 Full Screen

Valutazioni e recensioni

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B.B.
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Film del 1965 tratto da un romanzo nipponico. Mi è piaciuta tantissimo questa ennesima gemma del grande Kurosawa. Esso rientra tra quei pochi film a cui conferisco cinque stelle, quei film che ritengo valga la pena acquistare e conservare, film che, anche se raccontano storie di miseria, malattia e morte, mi lasciano dentro una sensazione positiva. Com'è possibile ciò? Perché, come questo di Kurosawa, in mezzo alle tenebre, ci sono film che fanno intravedere la luce. Aggiungo che questa pellicola andrebbe proiettata in tutte le Facoltà universitarie di Medicina e Chirurgia, così da far comprendere agli studenti cosa significhi non "fare" il medico, ma "esserlo"; far capire che la tomba della medicina è il razionalismo senza ragione e lo scientismo senza scienza. Stupenda è in essa la figura del Dottor Niide, detto "Barbarossa", che nei dialoghi offre al telespettatore molte occasioni di riflessione. Il regista riesce a cogliere con grande sensibilità il dramma di ogni ammalato e soprattutto il fatto che "...dietro le malattie, c'è la tremenda infelicità degli uomini". Altro elemento degno di nota è il tema della morte. L’Occidente ha ormai un tal rifiuto della morte da spingerci persino a fingere che non esista. La civiltà post-cristiana non l'accetta, ha finito per relegarla a un fatto strettamente privato, una dolorosa (e fastidiosa) pratica da archiviare prima possibile e ciò ha procurato enormi danni psicologici, creando individui fragili e impreparati all’ineluttabilità di essa. Al contrario, qui Kurosawa, da perfetto uomo dell'Estremo Oriente, ci fa dire da "Barbarossa" che "nella vita degli uomini la morte è l'evento più solenne" ed ogni uomo non dovrebbe mai essere lasciato morire nella solitudine. Un film di grande bellezza che racchiude storie di disperazione e penitenza che hanno molto da dire e insegnare a noi smarriti uomini dell'Occidente post-moderno.

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Toshiro Mifune

1920, Qingdao, Cina

Attore giapponese. Figlio di due missionari che lavorano in Cina, rientra in Giappone per studiare fotografia e allo scoppio della seconda guerra mondiale si arruola. Nel 1947 partecipa a un provino ed è notato dal regista S. Taniguchi in procinto di girare Ginrei no hate (Alla fine dei monti argentei, 1947). L'incontro con A. Kurosawa avvia un sodalizio duraturo, ricco di prove straordinarie. Da L'angelo ubriaco (1948) a Rashomon (1950), da I sette samurai (1954) a Il trono di sangue (1957) a La sfida del samurai (1961), asseconda gli intenti del regista, esprimendo al meglio le peculiarità della sua recitazione dinamica e feroce eppure capace di profondità drammatica e distacco ieratico. Negli stessi anni fonda una casa di produzione indipendente e debutta come regista: il tentativo è modesto...

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