Due giorni andati

Ho conosciuto Silvis nel 2002 con un libro che aveva come protagonista Edgar Allan Poe (Sulle rive della notte) e di questo autore si erano perse (in Italia) le tracce finché nel 2017 non è stato proposto questo libro. E' un classico romanzo poliziesco americano: la provincia, la caccia di un agente che cerca non tanto di acciuffare il nemico, ma di capire le dinamiche che possono condurlo alla verità. Mi è piaciuto soprattutto il finale poiché dopo aver risolto il caso, c'erano ancora molte pagine in cui DeMarco cerca di mettere nel verso giusto anche le sue problematiche.

Giallo e/o thriller atipico per la struttura, ma avvincente e apprezzabile, questo libro di Silvis. Attraverso il duplice punto di vista del "cacciatore" e del "braccato" (anche se incede di più sul primo) l'autore crea una piacevole storia che, dopo un inizio scoppiettante, si adagia un po' nel primo quarto, per riaccendersi dalla metà in poi, fino ad una conclusione forse eccessiva nelle modalità e con qualche spiegazione frettolosa che, ad ogni modo, non rovinano il tutto. Punto d forza, al di là dell'indagine, del dichiarato amore per la scrittura e la letteratura, una prosa davvero riuscita e pregevole: la penna di Silvis pecca forse in virtuosismi, ma sono sorretti da una competenza encomiabile nel gestire le strutture della lingua; forse la traduzine potrebbe far perdere tutta la forza dello stile, ma anche in italiano si nota che l'autore sa davvero scrivere. Ottime le metafore e le descrizioni. Probabilmente la sola pecca è una trama non sempre avvincente e uno sviluppo scontato in alcuni punti, nonostante non manchi qualche colpo di scena inaspettato. Consigliato a chi cerca un thriller originale e davvero ben scritto; sconsigliato a chi cerca la prosa secca e l'adrenalina continua ad ogni pagina.

Ho finito di leggere questo libro proprio questa sera. Non conoscevo l 'autore, devo dire che mi ha sorpresa piacevolmente. Ho trovato questa sua opera a tratti claustrofobica, a tratti coinvolgente. Specie le ultime 200 pagine si divorano. Ma la cosa che più ho apprezzato è la capacità di accompagnare il lettore verso una riflessione interna, intima. Consigliato pienamente.