Drieu La Rochelle. Il mito dell'Europa

Pubblicato nella prima edizione nel 1965 e solo ora reso disponibile in una nuova edizione con la prefazione di Rodolfo Sideri, Drieu La Rochelle: il mito dell’Europa è un classico della saggistica non conforme. Il libro è composto da tre elaborati di: Guido Giannettini, Mario Prisco (che da quanto scrive il prefatore è uno pseudonimo di Adriano Romualdi) e Romualdi stesso, il quale contribuisce significativamente al libro. Da quello che emerge dalla lettura, Drieu viene considerato come l’incarnazione del mito dell’Europa, cioè di un Nuovo Ordine che il romanziere francese intravvedeva nel fascismo e nel nazionalsocialismo, propugnatori, secondo Drieu, di una rivoluzione che avrebbe dovuto fare l’uomo nuovo. Drieu auspicava la realizzazione degli Stati Uniti d’Europa, alternativi al capitalismo anglosassone e al comunismo sovietico, continuatori della civiltà millenaria della cultura indoeuropea e ariana. Quello che tutti gli scritti presenti nel volume mettono in rilievo e che Drieu si considerava fascista per reazione al modo borghese di concepire la vita, anche da un punto di vista fisico ed estetico, e vedeva nel fascismo e ancor più nell’hitlerismo, una forma mentis che avrebbe (e ha dato) vigore e virilità al corpo insieme all’anima e allo spirito, riprendendo così gli insegnamenti platonici. Nei due movimenti nazionalrivoluzionari l’autore de L’uomo a cavallo vedeva la piena attuazione del socialismo, ma di un socialismo depurato dagli elementi materialistici che la dottrina marxista comporta, e la ricerca di una più alta giustizia sociale che mettesse al centro l’uomo lavoratore al di là di qualsiasi tipo di attività svolgesse, ma rivolta soprattutto ai ceti produttivi e in contrapposizione allo sfruttamento del lavoro da parte del capitale finanziario. La nuova edizione del saggio, ripubblicato meritoriamente dall’Editore, è consigliata non solo a chi vuole essere introdotto alle opere di Drieu, ma anche a chi desidera una visione d’insieme del suo lavoro.