Dove c'è fumo

Kate Powell non può dire di avere una brutta vita. Ha un lavoro che la appassiona e che le dà grandi soddisfazioni, un’amica su cui può sempre contare e una casa a cui tornare. Eppure, se guarda dentro di sé sente che c'è qualcosa che non va. E non è colpa di Paul, il suo ex che ogni tanto si ripresenta da lei, ricordandole la loro storia finita ormai da tre anni, mettendole le mani addosso e cercando di umiliarla e farla sentire sottomessa. Kate sta provando in tutti in modi a lasciarsi quella storia alle spalle, e ora è alla ricerca di qualcosa che possa aiutarla ad andare avanti, che riempia un vuoto e dia un senso alla sua esistenza da trentenne single. Quello che cerca, però, non è un uomo con cui condividere la quotidianità, ma un figlio, una piccola creatura da accudire che la faccia sentire completa e indispensabile.

È per questo che inizia a pensare alla possibilità di ricorrere all’inseminazione artificiale e va a caccia di un donatore e di una clinica che facciano al caso suo. Perché Kate non vuole che il padre del suo bambino resti uno sconosciuto: ha bisogno di dargli un volto e un nome, di conoscere il suo carattere e le sue passioni, di entrare almeno un pochino nella sua vita. Così, quando un certo Alex Turner, psicologo, si offre volontario, la donna gli propone di incontrarsi. Quello che non si aspetta, però, è di vedere quella conoscenza trasformarsi piano piano in qualcosa di più serio. Kate inizia a sentirsi sempre più coinvolta, presenta Alex ai suoi amici, pensa di trascorrere il Natale insieme a lui. Ma se quel candidato all’apparenza perfetto non fosse chi dice di essere? Se la vita di Kate fosse destinata a precipitare in un delirio di paure e fuoco e caos?

Simon Beckett ha scritto questo thriller psicologico nel 1997, ma in occasione di una recente edizione ha avuto la possibilità di rimetterci mano. Non ha toccato nulla della trama, si è limitato a renderlo più moderno e adattarlo ai giorni nostri: l’era di Internet, degli smartphone e dei social network, tecnologie che allora non erano ancora entrate del tutto nelle nostre vite.

Dove c’è fumo è un thriller che parte lento, per volere dell’autore, che a piccoli passi ci conduce nella mente e nella vita di Kate: ci fa conoscere i desideri e le aspettative di una donna single di trent’anni, ci fa toccare con mano la sua quotidianità fatta di lavoro e incontri con gli amici e quando meno ce lo aspettiamo ci trascina nel baratro insieme a lei, aumentando il ritmo e spegnendo la speranza, perché stavolta vedere una fiamma nell’oscurità non è detto che sia un sinonimo di salvezza. Potrebbe essere l’inizio di un incubo.

Recensione di Mauro Ciusani