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Recensioni La donna senza voce

La donna senza voce di Etaf Rum
Recensioni: 5/5

Un romanzo che ha conquistato le lettrici e i lettori americani, in grado di raccontare la battaglia silenziosa ma inesorabile delle donne che, in America come nel resto del mondo, lottano per avere voce.

«Paragonato a Mille splendidi soli di Khaled Hosseini, il debutto di Etaf Rum è un must-read per chi cerca storie di donne che trovano il coraggio di ascoltare la voce che hanno dentro» - Refinery29

«Questo tenero e coraggioso romanzo di donne che si fanno strada in un mondo di filo spinato è un pezzo di bravura letteraria, e anche un avvertimento che tutti dovrebbero ascoltare» - Nadia Hashimi, autrice di Due splendidi destini

«Il trionfo di questo romanzo sta nel fatto che l'autrice rifiuta di misurare le sue donne con criteri che non siano il loro cuore e la loro storia. Un tentativo coraggioso di sbrogliare quel nodo di cultura e paura che rende le donne arabe in America così platealmente visibili» - The New York Times Book Review

Ci hanno insegnato a tacere, e che il silenzio può salvarci. Solo adesso, così tanti anni dopo, ho capito che è falso. Solo adesso, mentre scrivo questa storia, sento finalmente la mia voce

Palestina, 1990. Isra ha diciassette anni e preferisce di gran lunga leggere piuttosto che intrattenere i pretendenti che suo padre le presenta. Eppure, nel giro di una settimana, la ragazzina sognante e ingenua si ritrova sposata e, insieme al neo-marito, catapultata a Brooklyn. Perché Adam e la sua famiglia sono emigrati in America, sebbene ciò non significhi che la parola "libertà" esista tra le mura della loro nuova casa. Anzi, i suoceri, Farida e Khaled, come lo stesso Adam, sono convinti che una donna serva solo per essere al servizio dell'uomo. Che non debba parlare se non interpellata. Che non abbia il diritto di sognare, ma solo il dovere di fare figli. Maschi, possibilmente. Brooklyn, 2008. Deya è la figlia maggiore di Isra, e nonostante sogni di andare al college, anche per lei è il momento di incontrare i pretendenti. Forse sarebbe tutto diverso se sua madre Isra non fosse morta in un incidente insieme a suo padre, molti anni prima. Ma la nonna Farida è determinata, come lo era stata con la nuora Isra: una donna è una donna, e deve sottostare ai suoi doveri. Eppure il destino a volte sa prendere pieghe inaspettate, e quando Deya scoprirà la scioccante verità sulla storia dei suoi genitori, troverà la forza insperata di lottare per ciò che a sua madre non fu concesso avere. )
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