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Recensioni Dolore minimo

Dolore minimo di Giovanna Cristina Vivinetto
Recensioni: 4/5

Vincitore della 90esima edizione del premio letterario internazionale Viareggio-Rèpaci per la sezione "Opera prima".

Dolore minimo, il romanzo in versi sull’autobiografia transessuale della giovane poetessa Giovanna Cristina Vivinetto è il centro di un caso letterario e mediatico, osannata dalla critica e attaccata da integralisti sui social

«Pochi libri in versi degli ultimi anni hanno saputo raggiungere come Dolore minimo una compattezza tanto estrema, in virtù della quale Orfeo torna solo nel mondo, dopo esser diventato lui Euridice ed essersi calato nel presente assoluto di un oggi e qui tutt'altro che accogliente: "Ora che una grande paura mi prende./ Ora che so di dover andare sola.» - Tuttolibri

«La sua poetica che scorre come i fotogrammi di un film che si rincorrono mostrando dettagli, sguardi, scorci prima nebulosi e poi sempre più limpidi e cristallini, sul ritmo lento del suo respiro.» - il Fatto Quotidiano

«Offrendo il suo stesso travaglio interiore, Vivinetto invita il lettore a perdersi tra le parole per ritrovare brandelli della propria vita. » - Ansa

«prendi, figlio mio,
diventa ciò che sei
se ciò che sei non sei potuto essere»

Il «dolore minimo» del titolo esprime la complessa condizione transessuale pronunciata con grande potenza poetica, volta a infrangere il muro del silenzioso tabù culturale. La giovane autrice racconta la sua rinascita luminosa con versi, delicati e profondissimi al tempo stesso, che hanno fatto parlare Dacia Maraini e Alessandro Fo di un caso letterario. «Quando nacqui mia madre / mi fece un dono antichissimo. / Il dono dell'indovino Tiresia: / mutare sesso una volta nella vita», narra Giovanna Cristina Vivinetto, che, in questo diario in versi, confessa: «non mi sono mai conosciuta / se non nel dolore bambino / di avvertirmi a un tratto / così divisa. Così tanto parziale».
Con una nota di Alessandro Fo e presentazione di Dacia Maraini.)
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