Divino amore

Le vicende di questo romanzo ruotano attorno ad un'attività che organizza matrimoni, principalmente a tema, e sulle persone che vi lavorano. La titolare è Lucia, la quale ha ottenuto Il palazzo degli sposi come risarcimento da parte del suo ex fidanzato, un famoso calciatore, per tutti i tradimenti subiti nel corso della loro relazione, che tra l'altro risale a ben 15 anni prima! Nonostante il lungo tempo trascorso, Lucia non ha ancora superato il rancore nei confronti del suo ex e, poiché l'attività comincia ad andar maluccio, per il continuo prosperare delle wedding planner, decide di trovare una soluzione che la induce a riprendere i contatti con l'uomo. Intanto il lettore è catapultato nel mezzo di organizzazioni di matrimoni, uno più bizzarro dell'altro, e nelle vite delle altre dipendenti, con annesse complicazioni sentimentali. È un romanzo divertente, che punta tutto sugli eccessi, sui personaggi strampalati, sulle grandi coincidenze e sulle situazioni paradossali, che possano strappare un sorriso al lettore. Si rivela, quindi, una lettura piacevole per i momenti in cui si ha bisogno di leggerezza. Un elemento che mi ha dato da pensare è lo svolgimento della vicenda non precisamente in linea con le premesse iniziali, che invece avevo trovato buone ed intriganti, perfette per lo sviluppo della storia ed adatte ad accendere la curiosità di chi legge. Infine, per ciò che mi riguarda, un'altra pecca è la presenza di troppi personaggi che, non solo interagiscono tra loro, ma sono anche legati da rapporti di parentela, generando non poca confusione nel distinguere gli uni dagli altri.

Romanzo divertente sul tema dell' amore che viene affrontato in modo diverso, irriverente, con leggerezza. Una storia che non impegna e che si legge tutta d' un fiato.

Stefania Bertola non delude mai, e anche in questo scoppiettante e divertente romanzo corale non smentisce la sua bravura nel raccontare le storie di singolari personaggi alle prese con le loro bizzarre storie, per lo più, d'amore. La bravura della scrittrice sta sopra ogni cosa nel farti trovare a ridere da sola delle vicende narrate: dal nome dei personaggi, al modo di vestire, di parlare, di rapportarsi al prossimo. Uno spasso dall'inizio alla fine, senza mai essere una storia superficiale, un racconto banale o un'idea uguale alle altre. Originale, sempre, divertente, ogni volta, gentile anche quando si rivolge al personaggio peggiore. In questa storia, poi, ho amato particolarmente il personaggio del vivaista, un duro dal cuore tenero che fa sbellicare dalle risate ogni volta che compare "in scena". Consigliato vivamente, come tutti i romanzi di Stefania Bertola, da leggere in una giornata poco felice per tornare subito a sorridere di cuore!