District 9. Vietato ai non-umani. Con Steelbook

Che bel film di fantascienza questo District 9. L'astronave aliena in avaria, gli alieni a bordo sporchi e denutriti, la difficile convivenza tra la popolazione locale con gli alieni confinati proprio per questo motivo nel Distretto 9, ricalca le pagine di un copione visto troppe volte. Perfino la mutazione genetica potrebbe stare a significare che per comprendere certe situazioni bisogna sperimentarle sulla propria pelle. A buon intenditor, poche parole.

Edizione steelbook (adoro queste edizioni) di District 9, grandissimo film di fantascienza che al suo interno racchiude una grande metafora contemporanea. La trama, l'evoluzione dei personaggi e lo svolgersi degli eventi è tutt'altro che banale, e cerca di dare risposte alla domanda "Come reagiremmo se degli extra-terrestri venissero sulla terra?". La sceneggiatura rivisita a suo modo il fenomeno dell'Apartheid (non a caso, infatti, il film si svolge in Sud Africa). Il Distretto 9, infatti, rappresenta le comunità straniere che si sono formate nei vari paesi. Il distretto può essere visto come una sorta di critica verso i governi mondiali, che non intervengono (o comunque intervengono poco o malamente) nell'integrare gli immigrati nella società. La conseguenza è che all'interno di questi ghetti la legge non vige, perchè non sono cittadini e quindi non c'è bisogno di amministrare la giustizia. Quindi questi luoghi diventano il paradiso dell'illegalità, e l'opinione pubblica, come sempre se non coinvolta direttamente, non interviene.