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Giornata storica merita di essere riascoltato e magari anche un po’ rivalutato Suona proprio bene senza essere un capolavoro né averne le pretese, giovandosi anzi della freschezza e della spontaneità con cui le canzoni sgorgano una dopo l’altra
Se negli ultimi anni è uscito un disco incompreso e ignorato da molti è sicuramente questo.Un album che non ha portato nulla, nonostante siano stati estratti 4 singoli (che quasi nessuno conosce).è come se questo cd non sia mai stato pubblicato.Forse per l'immagine troppo forte, il sound un pò irlandese e un pò rock, e la voglia di spaccare tutto che il pubblico non le ha riconosciute. Qualche brano salvabile c'è: "non puoi dire di no, Siamo noi, Nina". Consigliato solo ai fans.
Imbarazzante. Però sincero. L'impressione è di ascoltare un album di una band da liceo. Suoni pseudorock, canto all'unisono (che a lungo andare diventa un po' stucchevole), testi adolescenziali. Diverte il singolo "Non puoi dire di no", dolce la ballata "Nina". Per il resto non c'è molto da salvare, e l'ultimo brano "Soldati" chiude l'opera in modo un po' imbarazzante, con suoni tipici irlandesi di cui non si capisce molto il senso. Va però riconosciuta a P&C la voglia di fare quello che volevano fare da molto tempo, l'album che sognavano da ragazzine durante la scuola. Il pubblico non ha risposto, facendo cadere l'album nell'oblio e mettendo P&C in una situazione di stasi che terminerà poi con l'inaspettatto botto di "Vamos a bailar" nel 2000.
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