L'Aura

A soli due album di distanza la cantante-musicista-compositrice bresciana pubblica il suo primo "best of" (possiamo definirlo così?), con l'aggiunta di 4 inediti, la cover di "Bocca di rosa"(già edita, ma mica male!)e un'esecuzione live con gli GnuQuarter di "Radio star", suo primo singolo. la domanda è: era proprio necessario questo disco? al di là dell'ovvia operazione commerciale (dopo il festivalone con "Basta!"subito cd!), qui ci sono solo i singoli degli album precedenti e poco altro: "Non qui ma qui", "Cos'è" e "Nell'aria" sono interessanti ma mostrano solo in parte, a mio avviso, la stoffa di questa promettente cantautrice. Se invece l'intenzione era quella di avvicinarla ad un pubblico più ampio (magari di teenagers) non credo che l'operazione avrà riscontro: praticamente tutti pensano che sia un clone di Elisa, e piazzare un album con singoli che le hanno, ingiustamente, fatto appicciare l'appellativo di "sorellina minore" della toffolona nazionale, non mi sembra di certo una mossa intelligente (tra l'altro il paragone è più che mai sbagliato: Elisa è stata bravissima in passato, ma la versatilità musicale di L'Aura non l'ha mai avuta), spero comunque di sbagliarmi. Io il disco l'ho comprato comunque, per sostenere un'artista che ha la mia età e che apprezzo, ma consiglio a chi volesse ascoltarla per la prima volta "Demian" o "Okumuki".