13

Essenzialmente i Blur hanno vissuto tre vite artistiche: gli esordi nel segno del britpop, la svolta 'adulta' e infine la sperimentazione vera e propria, tra elettronica e nuove sonorità. Questo 13, sesto album della produzione del gruppo, si pone a cavallo tra la seconda e la terza fase: lo testimonia già il singolo e brano di apertura Tender, durata sconfinata e suggestioni blues-gospel, e non fa che rafforzare questa idea la presenza di brani come Battle, 1992, Caramel e Optigan 1, traccia di chiusura in chiave scherzosa-low fi. Ma naturalmente la band gioca le sue carte migliori proprio là dove sa di poter fare meglio: nella ballad Coffee & tv, divenuta molto presto un tormentone grazie a un videoclip davvero azzeccato, o nella scheggia punk B.L.U.R.E.M.I., o ancora nell'onirica No distance left to run e nell'adrenalinica Bugman. (Anche) questi sono i Blur: 13 rimane indubbiamente uno dei lavori più coraggiosi e interessanti della band.

Tender favolosa, immortale. L'ultimo bell'album del Blur.

Disco abbastanza brutto.. soprattutto se confrontato con "The great escape".. sconsigliato! Si salvano praticamente solo "Tender" e "Coffee and tv".