In Rainbows

Ormai posso sottolinearlo: I Radiohead sono SOPRAVVALUTATI. Partiti con un britpop interessante, The Bend summa del genere. Arriviamo ad ok computer, sentiamo radiohead calati nell abisso sonoro dove pullula prevalentemente l elettronica, e la sperimentazione. Il sound certamente si fa più originale, ma mantengono come base il tessuto delle origini, cioè il brit pop. Ok computer è un album che non brilla, non convince, anche se mooolto osannato da critica e pubblico, gridando al capolavoro, ciò che capolavoro non lo è affatto; ma non è assolutamente un album da buttare via, anzi... Il lato A è quello più interessante, Airbag, pezzo originale, malinconico e trasognato. Via via le canzoni però sembrano essere intercalate da oscure visioni di paranoia e depressione. Kid A nettissimo passo avanti dei Radiohead, e qui la band dimostra il suo periodo più interessante e maturo, le nenie di ok computer qui si fanno acide o strumentali, si entra prettamente in un labirinto sonoro elettronico futuristico. Questo album l ho apprezzato molto, e tutt ora è tra i miei preferiti. Amnesiac si avvale secondo me di una produzione migliore, il basso ritorna presente in quasi tutti i pezzi, e le canzoni non si discostano molto dal precedente. Hail to the thief può benissimo essere considerato l ultimo vero album del gruppo; da qui inizia il primo svuotamento del barile. Svuotamento, non raschiamento. Quest album l ho amato sin dall inizio e ancora continuo ad ad amarlo, ed è tra gli album che ascolto di più in estate. I pezzi sono meno deprimenti. Le sonorità sembrano cangianti, forse pecca di omogeneità. Comunque il loro ultimo lavoro degno di nota. In rainbow arriva dopo 5 anni. Beh... Sono ritornati al punto di partenza, con pezzi flosci, deprimenti, e ridicoli; Le sperimentazioni del passato non hanno fruttato bene, sono riusciti a raccogliere solamente ciò che era ancora rimasto attaccato ai rami. Gli ultimi tre album per me non fanno storia.

Passano gli anni ma il Genio rimane. Tracce a volte sperimantali, a volte classiche, comunque inarrivabili per i più.

Leggo cose come questa: "Band immensamente sopravvalutata a discapito di altre." BHC, credo dovresti fare qualche nome. La verità è che questo disco si può considerare "estremamente a fuoco", di molto superiore a "Hail To The Thief" e capace di orientare in una nuova direzione il sound magico di "Kid A" fondendolo sapientemente con soluzioni più accessibili, alla "Ok Computer", per intendersi: laddove "Hail To The Thief" era un disco indeciso, in bilico tra varie "dimensioni", "In Rainbows" è un piccolo capolavoro di "necessità". Qui non c'è un solo brano che non sia necessario, e non c'è un solo arrangiamento che non sia curato nei minimi particolari. Questa è grande musica, nelle idee e nei contenuti.