Charmbracelet

quando si parla di charmbracelet in genere i critici non sono molto benevoli, soffermandosi sul canto sospirato che accompagna grosso modo l'intero disco e che rischia di renderlo stancante. Non nascondo che io stesso, fan della carey di vecchia data, amante perfino del tanto vituperato glitter, quando per la prima volta ho messo il cd nello stereo non ho ben capito cosa mariah volesse dirci con questo lavoor; solo dopo numerosi ascolti, infatti., charmbracelet entra nel cuore, più che nelle radio. Nonostante venga da un flop disastroso, mariah ci apre il cuore e con una semplice ballata 'through the rain' inizia una delicata confessione. Toccanti 'my saving grace' e 'i only wanted', pungente 'clown' delicata a eminem, stupisce col ritmato fraseggio di 'the one'. Forse sono proprio le up tempo prodotte da just blaze, swizz beatz e altri maestri del rap a far perdere smalto al disco, ricadendo nella banalità e nei ritornelli più martellanti e scontati. cercando di dare al disco quel tocco da tormentone che proprio perchè cosi ricercato non riesce. Perle del disco sono l'esperimento swing 'subtle invitation' e la cover 'bringin on the heartbreak', mirabile incontro tra il rock e il gospel. Disco singolare, godibile, elegante, ma forse ancora troppo poco per durare nelle vendite.

E' con questo cd che io mi sono innamorato di Mariah e dopo ho comprato tutti i suoi cd!:-)

veramente molto bello,curato nei minimi dettagli!da ascoltare assolutamente:sunflowers for alfred roy...dedicata al papa' morto...