Dirt... And More Dirt

Henry Threadgill (alto saxophone, flute, bass flute), Liberty Ellman (guitar), Christopher Hoffman (cello), Jacob Garchik (trombone), Ben Gerstein (trombone), Jonathan Finlayson (Bb trumpet, F trumpet), Stephanie Richards (Bb trumpet), Roman Filiu (alto saxophone, alto flute), Curtis Robert Macdonald (alto saxophone), David Bryant (piano), David Virelles (piano, harmonium), Jose Davila (tuba), Thomas Morgan (bass), Elliott Humberto Kavee (drums, percussion), Craig Weinrib (drums, percussion). La new-yorkese Pi Recordings propone gli attesi nuovi album di Henry Threadgill, “Dirt… And More Dirt” con il suo nuovo progetto 14 or 15 Kestra: Agg, e “Double Up, Plays Double Up Plus” con il suo ensemble Double Up. Vincitore nel 2016 del prestigioso premio Pulitzer per il suo album “In for a Penny, In for a Pound”, Threadgill è ampiamente considerato uno dei principali artisti della scena musicale contemporanea. Compositore e bandleader di intensa originalità, mai interessato ad accettare compromessi, e fondatore della Association for the Advancement of Creative Musicians (AACM), Threadgill continua ad aderire ai principi dell’AACM per trovare il suo percorso individuale attraverso la sua musica originale. Con i due nuovi album “Dirt… And More Dirt” e “Double Up, Plays Double Up Plus” Threadgill lavora sulle fondamenta della sua opera per creare due nuove opere magistrali di grande forza e bellezza: insieme, questi due album rappresentano l’incoronazione di Threadgill nel corso della sua florida carriera artistica che, se pur cinquantennale, è ancora in piena fioritura. A 74 anni di età Threadgill non mostra segni di cedimento: «Henry ha una curiosa ed insaziabile sete di continuare ad espandere gli orizzonti dei suoi prcedenti lavori», osserva Liberty Ellman. Mentre David Virelles nota che Threadgill «è ossessionato di restare fermo a fare la stessa musica. Cambia le partiture in continuazione, spesso all’ultimo minuto: è come se non volesse che i musicisti possano sentirsi troppo a proprio agio, così il loro approccio è sempre fresco». Jose Davila, che suona con Threadgill sin dal 1995 ai tempi dell’ultimo tour Very Very Circus, confida: «Nessuno è capace di creare forme musicali come Henry, ma il suo genio è anche evidente nella sua abilità di condurti sempre sull’orlo del precipizio, dove tutto può accadere. Per lui, quello è sempre il posto più interessante dove stare».