Il dio delle piccole cose

Libro incredibile. Lo stile viaggia su livelli multipli e giochi linguistici di ottima caratura (grazie anche alla traduzione ottima nella versione italiana), la storia riesce a mantenere tre linee narrative (interna al personaggio dei gemelli, sociale e globale) belle e intense. Consigliatissimo!

La storia raccontata dalla Roy avrebbe tutte le caratteristiche per essere appassionante...in realtà l'autrice è riuscita in questo solo a metà. Il continuo uso del flashback e la mancanza di linearità nella successione degli eventi rendono la storia difficile da seguire, solo dopo i primi capitoli si comincia a intuire la trama e le relazioni tra i vari personaggi...insomma un libro non adatto a un lettore alle prime armi. La storia è raccontata dai due protagonisti,Estha e Rahel, due gemelli dizigoti separati durante l'infanzia che si rincontreranno solo alla fine del libro. I due protagonisti fin da bambini si ritrovano a fronteggiare il dolore; dolore per la loro separazione e per la perdita della madre Ammu a causa del perbenismo dei loro stessi parenti. In una società in cui " le leggi dell'amore stabiliscono chi si deve amare, e come, e quanto" non è possibile per Ammu innamorarsi di un intoccabile e per questo sarà costretta a pagare e con lei i suoi figli che cresceranno con la consapevolezza che le cose possono cambiare da un giorno all'altro. Sono le piccole cose a muovere i fili di questa trama, gli eventi apparentemente senza importanza che decidono le azioni dei protagonisti fino all'epilogo in cui il silenzio di Estha è forse l'unica maniera per superare il dolore.

non c'è pagina di questo libro che non contenga metafore geniali che ti scombussolano dentro. L'autrice ha un modo di scrivere davvero unico...è uno di quei libri che sarei capace di rileggere un'altra volta. lo consiglierei soprattutto a chi è sensibile alle parole e alla psicologia.