Piergiorgio Odifreddi ci conduce alla scoperta di Kurt Gödel uno dei più affascinanti matematici della storia.
Curiosando tra i suoi inediti, rovistando tra le sue lettere, scorrendo le testimonianze dei suoi conoscenti, affrontando le ricostruzioni degli storici ho lentamente scoperto un uomo e un filosofo largamente inaspettati, nascosti dietro il matematico. E ne ho ricavato un’immagine variegata e complessa del più grande logico del Novecento, e forse della storia
Gigante della logica del Novecento e tra i massimi pensatori di ogni epoca, definito dalla rivista Time «il matematico del secolo», Kurt Gödel ha legato il suo nome al celebre teorema di incompletezza, ma le sue ricerche hanno spaziato in ogni campo, dalla logica alla cosmologia e persino alla teologia, giungendo a esiti visionari e illuminanti, quando non addirittura rivoluzionari. Non a caso, le sue scoperte sono state uno strumento fondamentale per Alan Turing nella progettazione del computer. E non è un caso che a Princeton Albert Einstein cercasse la compagnia di Gödel per conversare con lui di scienza, filosofia e politica durante lunghe passeggiate quotidiane. Nel Dio della logica, in cui compare anche un prezioso inedito tratto da una conferenza tenuta da Gödel nel 1934, Piergiorgio Odifreddi ci consegna una rigorosa biografia scientifica non priva di gustosi aneddoti e felici divagazioni filosofiche, ricostruendo l’avventura intellettuale di un genio che ebbe una brillante carriera accademica e illustri riconoscimenti in vita, ma fu anche uomo schivo, ipocondriaco e paranoico, preda di ossessioni e paure che lo tormentarono fino alla morte. )
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