Dimmi

Confesso che mi sono avvicinato a Mary Robison per le ragioni sbagliate, ovvero avevo finito di leggere per la seconda volta tutti i volumi di Carver editi da Minimum Fax, quindi ho cercato sull'enciclopedia la parola minimalismo e tra i nomi citati ho travato Mary Robison. Poi ho commesso un altro errore, ho letto i racconti come se fossero scritti da Carver e mi sono sembrati orribili, mancava completamente la compassione verso i personaggi e l'America descritta non era quella che conoscevo. Ma fortunatamente sono rinsavito e sono entrato in sintonia con i racconti, ognuno è una rasoiata. Carver a confronto è un Romantico, credo che più di tutto valgano le parole di Richard Yates in quarta di copertina: "Mary Robison scrive come un angelo vendicatore, e credo si possa definire un genio".

Bene bene, incominciamo con una breve introduzione. Mary Robinson appartiene a quella categoria di persone che chiunque vorrebbe conoscere.Perchè? perchè quello che scrive è pura arte.Lei, rappresentante della corrente letteraria più influente in America dal dopoguerra.Certo, sto parlando del minimalismo .. corrente letteraria per la quale tutto e nulla è superfluo, senza fronzoli ma soprattutto le cose vanno avanti da sole, non serve portarle avanti.Mi viene in mente la filosofia del pendolo, la conoscete? Tocco il pendolo che attiva l'orologio poi con infinita ed estenuante pazienza si osserva il tempo che lentamente scorre e le cose si modellano e cambiano a secondo di come gli eventi si succedono. Tornando alla Robinson, lei che con Raymond Carver e sua moglie Tess .. hanno portato avanti le loro opere ... quella della Robinson è pura narrativa in pillole, pura short stories ... 30 racconti ... di gente comune, per gente comune. Oltre che per lei sarebbe da acquistare anche solo per la prefazione dell'unico ed inemitabile David Leavitt. (che non è un minimalista!) 30 racconti .. da leggere assolutamente.

Cos'è la vita? Cos'è la realtà? Col passare del tempo (ma cos'è -anche- il tempo?) alcuni si rendono conto della totale impossibilità di decifrare, di afferrare almeno un pò l'esistenza, il suo senso. Frammenti di discorsi colti tra due sconosciuti che parlano sottovoce e che inevitabilmente ci riflettono, perchè noi - in questa impossibilità di darci risposte sicure, solide, granitiche, siamo sempre-anche-gli-altri, con storie, passioni, sogni, illusioni, ricchezze e povertà mentre la vita, comunque vada, scorre fluida e continua. Questi racconti che riflettono il "vivere dove si è per ciò che si pensa di essere, disponibili comunque a ciò che può ancora AV-venire", di Mary Robison, devono essere assaporati lentamente. Sono racconti magistrali, profumati, densi di luci e ombre, il tutto sempre attutito, in modo soffice, delicato. Eccellente finora la politica editoriale svolta dalla Minimum Fax, la casa editrice responsabile di questo gioiello da accarezzare e rileggere. La "bella scrittura", è sempre la "scrittura semplice", ma arrivarci è una delle fatiche più improbe. Unica pecca la mancanza di dati e date sui racconti stessi per capirne un poco la cronologia. Ma questo, davanti alla nitidezza di questa scrittura e all'amorevole cura delle traduzioni ( così importante e così rara oggi - sic!-) è poca cosa.