I dilemmi e i silenzi di Pio XII. Vaticano, seconda guerra mondiale e shoah

Il libro è molto voluminoso e per questo non riesce a coinvolgere più di tanto, nonostante la scrittura e lo stile siano alquanto accessibili. Se alcune parti sono troppo dettagliate e ricche di fonti, altre sono molto riassuntive e dicono pochissime notizie, soprattutto sull'antisemitismo e le deportazioni nell'Est Europa e nell'Italia degli anni '43-'45. L'autore, infine, non giustifica Pio XII e la Chiesa, ma cerca di proteggerli e di edulcorare il loro silenzio. Saggio impegnativo, ma a tratti tedioso e ci vuole molta pazienza per leggerlo.

Libro molto ben documentato, complimenti all'autore per il lavoro svolto. La figura di Pio XII e dei comportamenti della Chiesa in quel periodo non ne escono molto bene, soprattutto si evidenzia una mancanza di coraggio nel condannare il nazismo senza se e senza ma, diversamente dall'atteggiamento avuto nei confronti del comunismo, nei confronti del quale la Chiesa non ha mai nascosto la sua aperta ostilità.

ne leggo uno e capisco una cosa,ne leggo un altro e capisco la stessa cosa,ne leggo dieci e tutto rimane immutato,ma forse dipende dagli archivi vaticani che non sono accessibili,basta quando si sbaglia si sbaglia,difendere il proprio orticello non serve mai a nessuno,se poi lo voglio beatificare lo facciano pure tanto la storia non cambia e 6milioni di ebrei non ci sono piu'